Gentile direttore, sono uno studente di liceo economico sociale. Le scrivo in quanto vorrei sapere il motivo per cui nel vostro quotidiano in titoli e testi i “talebani” sono chiamati “taleban”. Mi aiuterebbe molto in una ricerca scolastica che sto svolgendo. Grazie.
Jacopo Vignati Legnano(Mi)
Caro Jacopo, la risposta del perché usiamo il termine “taleban” (senza vocali finali) è lineare e spero sia anche semplice. La lingua parlata in Afghanistan è il persiano, cioè la lingua “farsi” detta in quelle terre “dari”. In questo idioma, la parola studente è “taleb”, che al plurale diventa “taleban”. Più di vent’anni fa, all’insorgere del fenomeno politico-religioso- militare degli studenti coranici – taleban, appunto – abbiamo scelto di usare questo plurale, diventato di uso comune ed entrato di slancio anche nella nostra lingua come sinonimo di intolleranza fondamentalista. Come s’impara – o si dovrebbe imparare – a scuola, infatti, la regola generale è che le parole straniere introdotte in italiano non vanno declinate al plurale o al singolare, al maschile o al femminile (leader non diventa leaders e neanche leaderi o leadera). Se però alla fine dovesse essere dichiarata la completa italianizzazione del termine, valuteremo il da farsi della parola... farsi “taleban”.