Paolo Soda
Caro direttore,al-Qaeda? Mi chiedo cosa sia questa tenebrosa struttura internazionale… Probabilmente si tratta di una moderna versione di Idra, il famoso mostro dalle molteplici teste, un essere deforme a forma di serpente che un celebre eroe della mitologia greca (Ercole), grazie alla sua forza e alla sua intelligenza, seppe sconfiggere. Penso che si sia dimostrata al mondo la forza di noi occidentali. Avrei voluto che si fosse dimostrata alla cultura islamica anche la nostra intelligenza, cominciando dal rispetto verso il corpo di questo terribile nemico, furtivamente sepolto nel mare, cosa contraria ai principi della religione islamica, per la quale il corpo da Dio generato dalla terra deve alla fine nelle terra tornare. Certamente con questo malvagio "gaglioffo" si poteva e si doveva fare di più, cominciando a presentarlo a un Tribunale internazionale che lo avrebbe giudicato per i suoi efferati crimini. Invece, ottusamente, forse per paura o per mero calcolo politico, lo si è voluto consegnare subito al boia.Luigi Redaelli
Non so se l’uccisione violenta di Osama Benladen sia stata frutto di calcolo o d’ira, di paura o di accidente. So però, gentili amici, che sono totalmente d’accordo con due delle vostre riflessioni. Prima di tutto non si fa festa, mai, per la morte di un uomo, chiunque egli sia e qualunque cosa abbia fatto nella sua vita (si serba memoria dell’odio e del male compiuto perché non si ripetano, non li si moltiplica e non ci si adegua alla loro terribile logica). E, poi, anch’io avrei voluto vedere il capo di al-Qaeda alla sbarra, tradotto davanti al Tribunale penale internazionale.Avrei voluto, insomma, vederlo processato al cospetto del mondo in modo esemplare e giusto in nome dei comuni principi di civiltà, a cominciare da quelli contenuti nella Carta dei diritti dell’uomo. Dunque, lo avrei voluto solennemente condannato. Ma non alla pena di morte.