Gentile direttore,
ormai Bibbia e monumenti a san Giovanni Paolo II fanno parte della “storia” di Donald Trump, mentre Vangelo e rosario di quella di Matteo Salvini. Che fare?
Franco Barbarossa
Che fare? Gentile signor Barbarossa, stia tranquillo: con ogni simbolo e ogni volto della fede si può tentare di “giocare”, ma la fede è più grande di qualsiasi gioco. Per prima cosa, perciò, dobbiamo sperare sempre che in chiunque ci sia davvero buona fede. E poi dobbiamo ricordarci che nessuno è padrone della Verità, ma se la Verità è “padrona” della vita di una persona lo si capisce da come parla e da come agisce. Questo conta. E conta che la Bibbia tutta intera – antico e nuovo Testamento –, la vita e le opere di un pontefice come Giovanni Paolo II – santo servitore della Parola che è Cristo – e la più famosa e amata delle preghiere a Dio attraverso Maria – Madre della Parola che si è fatta carne e Madre nostra – sono nella storia di un popolo grande come il mondo e non sono espropriabili da nessuno. Per potente e abile che egli sia o si creda.