Molto meno verde e più cemento a Bocca di Magra. E serie domande
martedì 14 luglio 2020

Caro direttore,
mi rammarico di riscriverle per informarla che lo scempio è avvenuto! Il 13 luglio 2020 resterà nella nostra memoria come una ferita aperta. Questa mattina, a Bocca di Magra, il Comune ha distrutto i Giardini lungofiume per fare una piazza in cemento e 'asfalto natura'. Nulla sono valse le istanze al sindaco da parte di cittadini locali, foresti e villeggianti riuniti nel (totalmente apartitico) Comitato di Bocca di Magra. Nulla è valso l’appello al premiato architetto paesaggista Giuseppe Lunardini, di Lucca, firmatario del progetto di 'riqualificazione'. Nulla è valso l’appoggio al Comitato della prestigiosa associazione Ilaud fondata da Giancarlo De Carlo. Hanno prevalso le scelte scriteriate di un’amministrazione che ha preferito e preferisce il cemento al prato. E pensi che l’assessore ligure alla Difesa del suolo, Giacomo Raul Giampedrone, già Sindaco di Ameglia, si è speso per la bontà del progetto...). Spero che anche 'Avvenire' possa aiutare a diffondere la notizia per scongiurare prossime distruzioni sulla costa alla foce del fiume Magra, purtroppo già in programma.

Gregorio Taccola per il Comitato Bocca di Magra

Conosco, frequento e amo da parecchi anni i luoghi di cui lei, gentile e caro signor Taccola, scrive e per cui con tante amiche e amici si è battuto anche in questa occasione. Sono colpito da quanto è avvenuto a Bocca di Magra nonostante la civilissima e pacata mobilitazione del Comitato di cui lei si fa con questa lettera portavoce. E, lo ammetto, resto ancora adesso incredulo. Penso alla piccola e monumentale pineta di Fiumaretta 'scomparsa' tra un’estate e l’altra. Penso, ora, ai giardini di Bocca anch’essi cantiere costellato... di alberi che ormai non ci son più. Spero che ne rinasceranno, qui e lì. Ma soprattutto mi chiedo: possibile che nel 2020, in Italia, un’amministrazione locale non riesca – a quanto si vede e a quanto non si vede più – a condurre in autentico dialogo con i cittadini operazioni presentate come di riqualificazione? Possibile, lo dico con rispetto per tutti, ma soprattutto per chi si impegna a difesa di bellezze paesaggistiche e memorie letterarie delle nostre straordinarie terre strette tra acqua e monti, che luoghi così preziosi come la foce del Magra vanno maneggiati con somma cura?

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI