Luca Salvi, Verona
Il trattamento economico dei parlamentari italiani ed europei non è equivalente. E dunque il suo calcolo, caro dottor Salvi, è puramente indicativo. Ma trovo altamente indicativo, in un altro senso, anche il suo ragionamento e la logica comparativa che lo governa a tutto discapito dei membri delle nostre assemblee elettive. Io ho un grande rispetto per il loro ruolo e i loro doveri e vorrei che anche questi nostri eletti – ognuno dei quali, secondo Costituzione repubblicana «rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato» – avessero sempre per il proprio ruolo e i propri doveri lo stesso grande rispetto. Penso perciò che, prima di aprire bocca drammaticamente a sproposito, onorevoli come Borghezio dovrebbero fare almeno lo sforzo di provare a pensare a quel che dicono. Anche perché certi discorsi demagogici pagano sempre meno e sempre più spesso diventano, invece, dei boomerang. Soprattutto in tempi di crisi come l’attuale, quando la nostra gente sperimenta una volta di più e con maggiore intensità quale circuito positivo di fraternità e di solidarietà la Chiesa italiana sappia attivare e mettere al servizio di tutti coloro che sono in difficoltà, italiani e no. La gente ha, infatti, occhi per vedere e cuore e testa per giudicare. E tantissimi sanno perfettamente come la Caritas, questo generoso braccio operativo della Conferenza episcopale italiana, sia assolutamente trasparente e meriti solo gratitudine e piena ammirazione. Del resto, già altri – dalla stessa sponda di Borghezio e da altre sponde politiche, anche opposte – hanno l’abitudine di lanciare a cadenze regolari attacchi scriteriati e infondati alle strutture di solidarietà della Chiesa e alle sue attività al servizio delle comunità e dei singoli. A tutti costoro non gliene è venuto un gran bene, anzi... Come sta scritto, la carità «non tiene conto del male ricevuto» e «tutto sopporta», ma al tempo stesso «si compiace della verità» che, come si sa, alla fine fa giustizia di chi mistifica e mente. Per questo, caro amico, a noi di Avvenire piace dare una mano perché la verità stia bene a galla.
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