sabato 19 febbraio 2011
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Non sappiamo se la vicenda degli affitti di favore del Pio Albergo Trivulzio che sta indignando Milano diventerà anche un caso giudiziario. Per il momento è un caso di pessima gestione del patrimonio pubblico – l’ennesimo – che lascia l’amaro in bocca. Soprattutto alle migliaia di famiglie che, per assicurare ai loro anziani i servizi offerti da un’istituzione famosa per i suoi meriti e per il fatto che 19 anni fa scoccò lì la scintilla di Tangentopoli, versano ogni mese rette da migliaia di euro. Quasi sempre con fatica e sacrificio. Facile immaginare il loro stato d’animo scorrendo l’elenco dei vip che pagano affitti irrisori per appartamenti di pregio. Forse sarebbe stato sufficiente fissare prezzi di mercato e permettere così rette un po’ meno gravose per gli anziani ricoverati. Invece, ancora una volta, ci ritroviamo a interrogarci su privilegi concessi a chi non ne ha bisogno. Possibile che la storia, anche solo quella del Trivulzio, non insegni nulla?
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