Caro direttore, in questa campagna elettorale estiva non riesco a individuare chi ha nel Dna un germe di “statista”; mi sembra che tutti i politici abbiano una visione che dà risposte (o presunte tali) sul presente o, tutt’al più, per l’immediato futuro... Sembra che nel nostro Paese non si abbia più la forza di immaginare il domani da preparare – che so? – l’Italia del 2050 per esempio. Secondo lei, direttore, meno Tik-Tok e più lungimiranza politica potrebbero avvicinare i giovani e gli allergici al voto alla cabina elettorale?
Marco Sostegni Vinci (Fi)
La vera lungimiranza, caro amico, è soprattutto di coloro che con le loro visioni politiche ampie e solide e con le proposte che riescono ad articolare al cospetto dell’opinione pubblica non solo si fanno capire e si dimostrano credibili, ma sanno accendere lo sguardo dei concittadini e la loro voglia di partecipare – coi propri talenti e le proprie competenze – alla realizzazione del futuro comune. Autentici e lungimiranti statisti, insomma, sono coloro che hanno buono sguardo e sanno aiutare noi tutti a vedere lontano. Quanto alla sua domanda finale, gentile signor Sostegni, non uso TikTok e non so se riduca inesorabilmente l’orizzonte al rettangolo del proprio telefonino, ma qualche sospetto ce l’ho. Penso anche, però, che qualunque strumento possa esser buono se viene usato per far circolare informazioni attendibili, idee compiute, immagini e sentimenti veri, parole d’ordine intelligenti e mobilitanti. Diciamo che ciò che ho appena scritto non è, purtroppo, la constatazione di quanto accade spesso, ma un augurio… (mt)