Caro direttore,
le scrivo sull’argomento del referendum costituzionale per manifestare la mia sorpresa e anche il dispiacere nel vedere l’attivismo profuso dal Movimento Cristiano Lavoratori (del quale sono socio da sempre) e del Comitato Famiglie nel fare propaganda per il No. Francamente non capisco perché schierare dei Movimenti su una tematica come questa, che non riguarda temi etici, che non lede la dignità o la libertà della persona, e che in alcun modo mette in discussione la democrazia; si tratta di un argomento prettamente tecnico, si tenta di riorganizzare/ristrutturare la macchina statale, come normalmente si fa con una azienda da manutenere, e credo che nessuno possa dirsi soddisfatto dell’attuale andamento della nostra Azienda Italia. Ho anche pensato che potesse essere una rivalsa nei confronti del premier Renzi in seguito all’approvazione della legge sulle unioni civili, ma mi sembra impossibile, sarebbe come se un lavoratore operasse in modo tale da far fallire l’azienda nella quale è impiegato solo per il fatto che non approva il comportamento morale del principale nella sua vita privata. Spero proprio di no, e comunque il dubbio ce lo leveremo presto. Io mi auguro che, nonostante tutto, il prossimo 4 dicembre le persone quando andranno a votare non pensino agli interessi dei loro referenti politici, ma una volta tanto pensino a ciò che è meglio per il semplice cittadino, e in questo caso non può essere altro che votare Sì.
Gentile direttore,
ho letto con piacere il suo articolo di prima pagina, di domenica 13 novembre, sulle affermazioni di Matteo Salvini («Le parole e i fatti»), e lo condivido per la sua chiarezza e acutezza. Poi ho letto le dichiarazioni del No sul referendum costituzionale del Mcl. Pensi, direttore, sono socio delle Acli che si sono schierate per il Sì. E mi è venuto un lampo che ha rafforzato la mia decisione, già radicata, per un più che convinto No. Nel contempo mi sono domandato come mai lei, direttore, non fa un articolo di fondo contro la "deriva antropologica" del presidente del consiglio Renzi e del Pd. La Lega su profughi dalla guerra, dalle violenze e dalla fame, dice quel che dice, ma con le dichiarazioni fatte da Salvini, in altre materie eticamente sensibili, si schiera contro il matrimonio omosessuale, l’ideologia gender, l’utero in affitto, l’aborto in sé e l’aborto come "diritto" votato anche dal Pd al Parlamento europeo. Il problema antropologico e il problema etico dovrebbero indurla assieme al problema democratico a stare all’erta sulle nuove modifiche della nostra Costituzione.