Il voto d'America sarà una lezione in forma d'elezione anche per i media
venerdì 6 novembre 2020

Caro direttore,

mentre le scrivo non si sa ancora chi è il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Mi sembra però che l’America ci sia stata raccontata in maniera distonica rispetto a quelli che sono i risultati delle urne. I sondaggisti o i maestri del pensiero ne escono non benissimo. Pensa che questa elezione potrà essere uno spartiacque per una sana riflessione nei media o alla prossima elezione tutto come prima? Un cordiale saluto.

Marco Sostegni


Solo alla fine dei conti sapremo, caro amico, se la sinora incertissima corsa alla Casa Bianca 2020 tra il presidente uscente Trump e lo sfidante democratico Biden sarà stata un evento spartiacque. Solo allora capiremo se ha spinto il mondo più avanti nel ciclo a suo modo rivoluzionario voluto da “The Donald” o se, attraverso “Sleepy Joe”, ha invece capovolto la prospettiva all’insegna della moderazione, pur in un panorama politico (occidentale, e non solo) intossicato come forse mai dai bombardamenti e dai fumi tossici dei radicalismi che non ammettono incertezze ed escludono per principio da parte dell’avversario la spettacolare rimonta (in questo caso di Trump) o la cadenzata volata vincente (stavolta Biden). Quanto ai media, la mia esperienza mi dice che a farli non si finisce mai di imparare la lezione anche di un’elezione, di sanamente rifletterci su e, troppo spesso, di dimenticare… Preferisco perciò sorriderci, e provo – come so e posso – a continuare a esercitare la memoria.

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