Caro direttore,continuo a riflettere sull’ennesimo intervento di un giudice, quello che ha forzato la mano, scavalcando il Parlamento e tentando di condizionare le riflessioni in atto sulla
stepchild adoption. E chiedo: perché il Parlamento non fa una legge affinché se un giudice trova (o ritiene di riscontrare) un vuoto legislativo sia tenuto a segnalare al Parlamento stesso la questione dando tempo di dodici mesi (ad esempio) per colmare il vuoto di legge. In questo modo, credo, il Parlamento tornerebbe a fare il proprio lavoro e la magistratura pure. Grazie.
don Andrea Vena, Bibione (Ve) Credo, caro don Andrea, che la questione del rapporto tra potere legislativo e potere giudiziario sia serissima e la risposta più utile mi sembra tutto sommato semplice anche se, da qualche tempo, un po’ troppo taciuta o tradita: “giudice delle leggi” è solo e soltanto la Corte costituzionale. La magistratura ordinaria, invece, alla legge (e solo a essa) è interamente soggetta ed è perciò tenuta ad applicarla con sensibilità e saggezza, tenendo conto dei contesti ma senza inseguire pretesti per alterare radicalmente (sino al capovolgimento) precise previsioni normative e addirittura princìpi ordinamentali. (mt)