Guardare al Creatore e alla Creazione: non dobbiamo essere la nota stonata
domenica 1 settembre 2024

La Giornata di preghiera e le iniziative ad Assisi nel segno del Poverello Il 1° settembre ci riporta la “Giornata della Creazione”, nota anche come “Festa della Creazione” o “Giornata mondiale di preghiera per il Creato”. Torna, questo momento, come le stagioni, puntuale, usuale, ma non scontato. Ci obbliga a riflettere sulla Creazione, mistero che ci segna profondamente. È la meraviglia in cui tutto nasce. È la meraviglia del fiore e quella dei ghiacciai, di un passerotto e quella dei cetacei. «Guardate gli uccelli dell’aria, guardate i gigli del campo».

Questo invito di Gesù a osservare ciò che è intorno a noi con occhio stupito e grato ci stimola a studiare lo spartito dell’universo e ascoltare il grande concerto del mondo, per tentare di non essere, come purtroppo siamo, la nota stonata. Vivere poi questo ad Assisi significa lasciarci dare il “la” dal nostro cantore per eccellenza, il Poverello, che ottocento anni fa – siamo ormai, con l’anno che viene, all’VIII centenario del Cantico di Frate Sole, - si fece maestro anche della nostra epoca dissestata, educatore mai abbastanza seguito del nostro sguardo, perché diventi sguardo contemplativo, capace di ispirare la logica della gratitudine orante e della custodia premurosa. Di tutto questo, che della sfida ecologica è l’anima, quale ce l’ha proposta papa Francesco nella Laudato si’, ci occuperemo nel Tempo del creato, vivendone l’incipit proprio oggi primo di settembre. Questa data ha una storia molto antica nella tradizione giudaico-cristiana. Per molto tempo ha simboleggiato la creazione del mondo.

Nella Chiesa d'Oriente si poneva al primo settembre il momento in cui Dio iniziò a creare l'universo, motivo per cui è l'inizio dell'anno liturgico. È qualcosa che sta in parallelo con la festa di Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, che cade anch’essa a settembre, anche se in una data mobile. In questa festa, alcune liturgie ebraiche proclamano: «Oggi è il giorno della creazione del mondo». Nell’alveo di questa tradizione e leggendo i segni dei tempi della crisi ecologica, nel 1989 il Patriarca ecumenico Dimitrios ha fatto del primo settembre la giornata di preghiera per la creazione.

L’invito originario del Patriarcato Ecumenico a tutta la famiglia cristiana era di offrire « preghiere e suppliche al Creatore di tutto, sia come ringraziamento per il grande dono della Creazione, sia come richiesta per la sua protezione e salvezza». È quello che facciamo il 1° settembre da molto tempo, con spirito ecumenico. La Chiesa italiana ha abbracciato la giornata di preghiera nel 2006 e Papa Francesco l'ha istituita come Giornata mondiale di preghiera per il Creato per la Chiesa universale nel 2015. I frutti ci sono, ma l’impegno è ben lontano dal traguardo. Occorre rinnovare la nostra fede nel Dio creatore e impegnarci a prenderci cura della creazione. Il Cantico delle Creature offre un'ampia ispirazione per celebrare questa giornata. Due gli elementi chiave che lo caratterizzano: lo sguardo rivolto al Creatore e la contemplazione delle creature. Francesco non soltanto ringrazia per le creature, ma le contempla. Ne enumera le qualità. Si sofferma su di esse con sguardo pacato, invitandoci a evitare la tentazione della fretta e della superficialità con la quale trattiamo le cose. Tutto è elevato all’altezza della fraternità: “fratello so-le”, “sorella luna”, “sorella acqua”, e oltre. Creatore e creatura sono intimamente connessi. Non possiamo capire l’uno senza l’altra.

La Giornata della Creazione è occasione per celebrare il Creatore, stimolo ad accogliere la creazione come dono sempre nuovo. La Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, insieme a quella di Foligno e al Centro Laudato Si’, organizza per oggi 1° di settembre il tradizionale appuntamento di preghiera ecumenica interdiocesana che quest’anno ha per tema: “Sperare e agire con la Creazione”. Stamattina parte dal Vescovado la marcia Assisi – Gubbio, sulle tracce del cammino percorso da Francesco dopo la spogliazione del 1206. Di pomeriggio saremo a Gualdo Tadino, nel luogo in cui il beato Angelo, eremita, visse la sua vita di silenzio orante nella bellezza della natura. Il Tempo del Creato vissuto dalla Diocesi numerosi eventi fino al 4 ottobre, festa di San Francesco, con iniziative programmate d’intesa con gli altri partner. Pertanto, ci sentiamo uniti alle tante persone che in tutto il mondo faranno la stessa esperienza. Salgano ancora al cielo le note del Cantico: « Laudato si’, mi’ Signore, cum tucte le tue creature!».

Vescovo delle Diocesi di Assisi Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno

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