Piena occupazione a Melfi e reintegrazione di molti cassintegrati di Pomigliano. Queste sì, per tante famiglie in difficoltà, sono ottime notizie e la Fiat, o comunque desideri ora essere appellata, si merita l’applauso. Meno provinciale e più internazionale, la formula funziona. Bravo Marchionne e bravi i marchionnini della sua squadra, anzi no: del suo
team, della sua
crew. Ci siamo espressi in obsoleto italiano, chiediamo scusa, una lingua che secondo lorsignori non ha mercato.
Poi però, da inesperti marchiani delle alchimie del marketing e dello spietato risiko automobilistico, qualche dubbio lasciatecelo esprimere. A Melfi verrà prodotto il mini Suv. Ossimoro audace assai. O è mini, o è Suv. Una mini è piccina, leggera, maneggevole, dentro ci si sta stretti stretti, si districa nelle viuzze e sa infilarsi nel parcheggio più improbabile. Il Suv ha il sederone, al posto dei sedili ha poltrone da amministratore delegato, se parcheggia stritola le vetture vicine, nei centri storici semina terrore tra i ciclisti, pesa un sacco e succhia benzina con la stessa voluttà con cui Hemingway sorseggia margarita. Il mini Suv sa da assoluzione preventiva. L’automobilista responsabile desidera imbozzolare insicurezze, paure e piccinerie dentro il carapace ipertrofico del Suv, ma coltiva pure un vago desiderio di minimalismo e spending review (risparmio). Il mini Suv per lui è perfetto. Si chiamerà – tenetevi forte – Jeep Renegade, come tanti modelli del passato. Noi l’avremmo chiamato, giusto per non prenderci troppo sul serio, Gippino, per contrasto con Gippone.
E Renegade? Tutti sappiamo che cosa significhi, chi ormai non maneggia con disinvoltura i 3-400 vocaboli del
basic english?
In effetti suona bene. Assai meno in italiano: Gippino Ribelle o, peggio, Rinnegato. E chi se lo comprerebbe? L’inglese confonde e purifica. Per il futuro aspettiamoci altri modelli dai nomi potenti e allusivi: Coward ( Vigliacca) per una station wagon incapace di sorpassi audaci; Traitor ricorda il trattore ma, se si ritrova appiedato, peggio per l’agricoltore malaccorto, doveva aspettarselo da un Traditore. E la berlinetta Turncoat? Se ve la rubano sospirate pure, ma è normale che una Voltagabbana spalanchi la portiera al primo venuto. Si scherza in un giorno fausto... Auguri al Gippino Ribelle, la bucaniera (Freebooter) dei mari perigliosi dei mercati mondiali.