Gabriele Soliani, Reggio Emilia
Già, tira proprio una strana e brutta aria nella nostra libera Europa. Nella quale accadono cose belle e cose molto meno belle, dove echeggia l’esperanto della solidarietà e della convivenza pacifica e, in stridente contrasto, si scandiscono gli slogan e si impongono i codici arroganti dell’individualismo egoista e si calano le camicie di forza modaiole di normative “politicamente corrette” e tristemente anti-umane. In questa Europa si vedono calcolate inerzie e gravi derive: ne sono esempio, caro dottor Soliani, le nuove norme francesi sull’aborto tanto quanto la perdurante babele legislativa continentale in tema di cittadinanza e immigrazione e certe progettate regole liberticide ribattezzate antiomofobia in Italia. E diventa purtroppo sempre più evidente la forza e persino la protervia dei gruppi di pressione che puntano a tacitare e persino cancellare chi non ha voce (i bimbi non nati e le persone “imperfette”) e chi ha voce flebile e marginale (i profughi e migranti, i senzatetto, i disabili, troppi giovani), ma anche a zittire e denigrare chi la propria voce, con serenità e fermezza, la fa risuonare controcorrente (tanti tra noi cattolici, e non solo tra noi). Almeno quest’ultima tentazione, anzi solo questa, è assolutamente inimmaginabile in un grande Paese come gli Stati Uniti d’America da dove certe grandi campagne di pressione – dall’aborto come “diritto” alla mercificazione della persona umana e all’iperliberismo come “verità rivelata” – partono, ma nel quale nessuno può permettersi di tappare la bocca a quanti civilmente a quelle campagne resistono e scomodamente rilanciano in direzione ostinata e contraria. Comunque, nessuna intimidazione e minacciata sanzione potrà impedirci di continuare a parlare e di denunciare ingiustizie. Vedremo, a occhi bene aperti, di quanta giusta e vera libertà è casa la douce France ed è patria il nostro Bel Paese nell’«Europa dei popoli» che sta strutturandosi e che fu sognata dai grandi cristiani e dai grandi laici che dopo la seconda guerra mondiale ne aprirono con lucido e visionario coraggio il cantiere.