Michele Schiavino
Lei non ha torto, gentile signor Schiavino. Ma tutti, o quasi, hanno ragione: i ventenni, i trentenni, gli ultracinquantenni, i sessantenni... E tutti sono logorati dai problemi che vivono. Non sottolineo questo per arrivare a conclusioni pilatesche, tutt’altro. Credo infatti che politiche serie debbano considerare con identica attenzione giovani in cerca di futuro e adulti a rischio di marginalizzazione (lunedì scorso, a proposito di una questione chiave come quella del lavoro che manca, la riflessione del presidente della Cei è stata estremamente chiara proprio su questo punto nodale). Ma credo anche che ogni stagione della vita debba, per quanto possibile, essere vissuta nel modo giusto. A ogni tempo, insomma, ciò che gli è proprio. Ma forse questa è una saggezza che si conquista a giochi ampiamente avviati e – qualche volta – quasi fatti, soprattutto dopo i cinquant’anni (lo dico per esperienza...). Tenga duro, e sia tenace nel costruire il suo progetto di vita. La saluto anch’io, con vera simpatia.
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