Gentile direttore,
in occasione delle riunioni in atto a Strasburgo torna di moda parlare del futuro dell’Europa Unita (?). C’è chi la vuole così come è, anzi ... un po’ di più. C’è chi la vuole come nel progetto iniziale. E chi dice addirittura di volersi rifare al sogno federale dei Fondatori. Quest’ultimo mi pare un sogno bellissimo, ma mi chiedo: che cosa sanno queste persone di quali fossero i sogni e le idee dei Padri Fondatori? Tra le cose che ricordo c’è una frase di Adenauer che nel 1946, aveva 70 anni ed era stato 'recuperato' dagli americani perché non compromesso col il nazismo, e illustrando i fondamenti della sua politica nel suo primo discorso pubblico all’Università di Colonia disse che «lo Stato » non doveva mai più porsi «su un piano di superiorità rispetto alla persona e alla famiglia»; e che «la libera iniziativa» era «non una concessione, ma un diritto primordiale dell’uomo». Mi piacerebbe che su questa idea guida si misurassero esplicitamente tutti i candidati, vecchi e nuovi, alla ricostruzione di una Nuova Europa.
Camillo Ronchetti Milano
Bella citazione, gentile amico. Libertà e sussidiarietà sono due grandi pilastri della costruzione europea. Libertà vera perché responsabile, e perché incarnata: ovvero libertà di cittadini, di lavoratori, di imprenditori, di portatori – in quanto esseri umani – di diritti intangibili che arginano il potere (e lo strapotere) del sovrano: lo Stato. Sussidiarietà come limite serio e vitale alla occupazione da parte dello stesso Stato (o dell’Unione Europea) di ogni ambito della vita pubblica e della possibile e benedetta iniziativa sociale in questo cruciale ambito: dall’istruzione al sostegno ai poveri, dai servizi alla terza età alla gestione dei beni pubblici, etc. Anche per questo credo che si parli troppo – e ci si entusiasmi a sproposito – per il cosiddetto 'sovranismo'. Spero, gentile signor Ronchetti, che la campagna elettorale per l’elezione dell’Europarlamento ci aiuti a riflettere su questo. Non sarà facile, ma lo spero con forza. Abbiamo bisogno di avere le idee chiare per 'fare' un buon futuro.
