Roberto Mazzoli, Pesaro
«HABEMUS PAPAM» / 2 - «ANDREBBE VISTO»Gentile direttore, sono andato a vedere il nuovo film di Moretti e non l’ho trovato privo di Dio e derisorio. Trovo, invece, dai miei trenta anni buona parte dei quali trascorsi nella collaborazione pastorale, che gli uomini di fede dovrebbero vederlo. Quale amore potrebbe essere messo in crisi – se di vero amore si tratta – da un momento di tribolazione? Il film, al contrario, è un balsamo lenitivo per la nostra Chiesa, è una lezione di fede, di umiltà, di ascolto, di disponibilità, di dialogo. Riuscire a riconoscere la propria vocazione, riuscire a rinunciare ad ambiziose posizioni, esercitare ampiamente il discernimento verso se stessi e verso gli altri è una delle doti più difficili da mettere in pratica. In un momento nel quale dolorosi scandali hanno portato ad altrettante dolorose decisioni numerosi pastori, riscoprire il salmo 133 « Ecce quam bonum et quam iucundum habitare fratres in unum » (Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme), anche attraverso la collaborazione e il dialogo con un ateo, come è dipinto lo psicanalista, con la forza di rimettersi in gioco (la partita di pallavolo) anche in età avanzata, tutto per l’amore di Dio e della Chiesa, è un inno alla vita e non alla morte. Trovo nel film un grande e lecito interrogativo, una forte e sincera speranza. Cambia, tutto cambia, è il ritmo di Mercerdes Sosa che si diffonde nei sacri palazzi, e il Papa risponde: «Ma non cambia il mio amore per quanto lontano mi trovi».Enrico Sartoni
«HABEMUS PAPAM» / 3 - «E UN FILM SU MAOMETTO?»Caro direttore, se Moretti si ritiene un grande artista intellettualmente libero, perché non fa un bel film su Maometto... Sarà una domanda banale ,ma mi piacerebbe avere una pubblica risposta.Doriano Bendotti
«HABEMUS PAPAM» / 4 - «C’È UN ERRORE DI FONDO»Caro direttore, non andrò certo a vedere il film, perché Moretti sembra ignorare che un cardinale accetta, al momento della sua nomina, il "rischio" di essere eletto Papa. Quindi il film è tutto sbagliato: dovrebbe avere per protagonista un cardinale X e non un Papa.Gian Franco Migone de Amicis, Genova
«HABEMUS PAPAM» / 5 - «PUNTO DI VISTA LEGITTIMO»Gentile direttore, ho letto con molto piacere l’articolo di Marina Corradi sul film di Nanni Moretti mentre mi hanno messo disagio le considerazioni contenute nella lettera di Salvatore Izzo. Trovo peraltro curioso che Izzo metta in guardia da alcuni critici cattolici; mi sfugge il motivo per cui invece ci si debba affidare ciecamente al suo monito. Forse il suo appello ha più peso e credito delle parole espresse da altri in favore o comunque con più equa distanza rispetto a un film che tutti sappiamo realizzato da un ateo? Da cattolico, e da catechista da ben 15 anni, non ho mai pensato in alcun modo di censurare a priori qualunque tipo di prodotto culturale, pur manifestando il mio personale dissenso o assenso nei confronti di alcuni come di altri, ma anzi spesso decidendo di condividere la visione di un film o la lettura di un libro con i ragazzi che ho avuto il dono e la responsabilità di seguire in questi anni. Non trovo disdicevole che un regista presenti un Papa fragile e profondamente umano; non lo trovo offensivo, forse perché ho amato e stimato Papa Giovanni Paolo II capace di comunicare e manifestare tutta la sua sofferenza nel suo ultimo periodo di vita, esattamente come apprezzo l’attuale Papa capace di manifestare la propria sensibilità e timidezza; ma soprattutto non lo trovo offensivo perché non vedo volgarità o mistificazione in tutto ciò. Vedo il punto di vista di un ateo rispetto a un evento (l’elezione al soglio pontifico) che certamente credo abbia in sé implicazioni, criticità e – perché no? – preoccupazioni: da Giovanni XXIII fortunatamente abbiamo iniziato a sperimentare il "volto umano" del Papa.Fabio Rossi
«HABEMUS PAPAM» / 6 - CRISTO INQUIETA TUTTIGentile direttore, brava, bravissima Marina Corradi che è riuscita a sistemare con eleganza e garbo il narciso Nanni Moretti: il "sessantottino ateo" che si cimenta con gran successo nella settima arte senza possedere alcuna maestria professionale (parlo dei suoi precedenti film; quest’ultimo, non posso ancora giudicarlo sul piano formale, non avendolo ancora visto). Conosco, tra parenti e amici, molti cattolici "in sonno". Le persone di cui parlo cercano nel "Codice" di Dan Brown, o nei saggi di Augias e Odifreddi, o nei film anticattolici una scialuppa cui aggrapparsi, un sostegno rassicurante che dica loro: «Le cose che un tempo hai ascoltato dai preti son tutte balle. Vai tranquillo. Cristo, probabilmente è esistito, ma era un guru come tanti altri; con debolezze pari a quelle degli altri uomini. Non potrà ergersi un giorno a tuo giudice! Meno che mai potrà rimproverarti per aver abbandonato gli insegnamenti di un clero e di una Chiesa che ha sempre mentito e dato solo esempi scandalosi». Può darsi che i sibili luciferini plachino per un po’ l’inquietudine di queste anime, ma poi l’angoscia riprende. Cristo inquieta tutti; non lascia tranquillo nessuno sino a che non ci si abbandona al suo abbraccio salvifico. Se poi ci si ostina a non voler sterzare decisamente per fare una "conversione a U", allora via: a cercare altri romanzi, altri saggi, altri film…Italo Amitrano
«HABEMUS PAPAM» / 7 - «REGIA LENTA, FARRAGINOSA»Caro direttore, Salvatore Izzo sbaglia quando chiede di boicottare il film di Nanni Moretti "Habemus Papam", non perché non abbia ragione sul concetto che espone, ma semplicemente perché fa un’enorme pubblicità a quel signore. Boicottando il Nanni lo si rende un martire "perseguitato" dai "papisti". Personalmente "avverso" Moretti esclusivamente dal punto di vista artistico, sia per quanto riguarda la regia, che per la recitazione. La regia (in tutti i film) è tremendamente lenta, farraginosa, priva di sprazzi di genialità, noiosa e pedante. Per quanto riguarda la recitazione del Moretti attore, mi sembra semplicemente "negato". Insomma un generico, normale, cinefilo anti-ideologico non può sopportare la proiezione di un suo film per più di cinque minuti. Quei minuti che ti fanno dire: «Voglio proprio vedere dove vuole arrivare». Dopo di che ti domandi: «Ma che ci sono venuto affà…». E te ne vai.Roberto Pepe
«HABEMUS PAPAM» / 8 - «NON NE SENTO IL BISOGNO»Caro direttore, ho intravisto alcuni brani del film di Moretti, "Habemus Papam". Quel poco mi basta per dire che a prescindere dalle sue intenzioni, è meglio evitare qualsiasi "contributo alla cassa" del filmato in questione. A similitudine di quello di qualche tempo fa che trattava di Lourdes, queste realizzazioni, che vantano un approccio alle questioni in apparenza obiettivo, portano avanti dei messaggi subdoli e deteriori nei confronti della Chiesa. Si tratta poi di film squallidi e tristi e non ne sento il bisogno.A. Cereti