Valerio Vigorelli, Milano
Caro direttore,leggo sul giornale del 10 agosto l’invito che Silvio Berlusconi ha rivolto ai suoi perché si “mobilitino” per contrastare i disfattismi e i personalismi di chi antepone i propri particolari interessi al bene di tutti, al bene del Paese. Ci vuole una bella faccia tosta per fare un invito simile da parte di chi è entrato in politica per fare il proprio interesse...
Luigi Ceccatelli, Firenze
Caro direttore,il governo Berlusconi è uscito finalmente allo scoperto chiarendo i cinque punti a difesa della persona, ma lo ha fatto a tempo quasi scaduto, quando una maggioranza forse non esiste più. Questi punti, in sé ottimi, sanno già di promesse elettorali difficili da adempiere. Su questo terreno il governo avrebbe dovuto muoversi prima e ben più risolutamente, perché è sulla cultura che si gioca il confronto con i neo–laicisti. Il Pdl si è fatto condizionare a lungo da chi, come Fini, da tempo ha in mente di “normalizzare” il nostro Paese per “adeguarlo” a una Ue che calpesta la vita, attacca la famiglia e considera irrilevante il cristianesimo.
Giovanni Romano, Corato (Ba)
Anche questo agosto della politica, forse mai come prima, si sta rivelando intenso e rovente. Non sarebbe male – gentili amici Vigorelli, Ceccatelli e Romano – una bella “rottura del tempo”, con acquazzoni che lavino nubi velenose, polveroni propagandistici e sudaticce presunzioni polemiche. Le preoccupazioni e le urgenze per il Paese e per il futuro comune sono davvero serie. (mt)