venerdì 10 giugno 2022
L'età media è 31 anni, l'11 giugno saranno ordinati in Duomo dall'arcivescovo Delpini
I 22 nuovi sacerdoti si raccontano in un video: ecco chi sono

Sono in 22, età media 31 anni (tre vicini ai 40, uno ne ha 58) e, dopo 6 di preparazione, l’11 giugno saranno ordinati sacerdoti nel Duomo di Milano dall'arcivescovo Mario Delpini. La giornalista Elena Parasiliti, insieme al direttore Fabio Landi, li ha intervistati nel seminario di Venegono Inferiore per la storia di copertina del diocesano Il Segno di giugno. Sia nel testo che nel video «Farsi prete in una Chiesa che cambia», di cui pubblichiamo il trailer (qui il link al video integrale), raccontano l’attesa di conoscere la loro destinazione, le aspettative e le speranze, e la loro idea di come mettersi al servizio del “popolo di Dio” in una Chiesa e in una società di cui avvertono distintamente il cambiamento in corso. Sono pienamente consapevoli di diventare sacerdoti in un contesto sociale e religioso molto diverso da quello dei loro predecessori di appena un decennio fa. E che la loro figura non sarà più vista, sul territorio di loro competenza, come quella di “papa, re e imperatore”, ma che dovranno sempre più essere pronti a esercitare il “sacramento dell’ascolto”, a “scendere dal piedistallo” e a non avere paura di mostrare le loro fragilità, come tutti gli esseri umani.


Dall’ingegnere biochimico all’infermiere all’idraulico: storie di vita diverse fra i diaconi che verranno ordinati sabato in Duomo dall'arcivescovo di Milano, Mario Delpini

Ci sono undici laureati. E c’è chi ha lavorato in ambito educativo e sociale. Ma anche chi ha fatto l’infermiere. O l’idraulico. Vengono da storie diverse, i 22 diaconi ambrosiani che sabato alle 9, in Duomo, verranno ordinati sacerdoti dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini. Anzi: ogni storia è unica. Come lo è ciascuno di loro. Li accomuna il ruolo decisivo che la parrocchia e l’oratorio hanno avuto nella loro vita. E li unisce il motto scelto per l’ordinazione: «Io sono con voi», la frase che Gesù, nel Vangelo di Matteo, rivolge ai discepoli increduli.

Completato il percorso di studi e di discernimento spirituale al Seminario di Venegono, i 22 riceveranno il sacramento dell’Ordine dalle mani di Delpini assieme a due religiosi: Giacomo Sala, barnabita, e Gianluca Ferrara, concezionista (diretta della celebrazione su Telenova e www.chiesadimilano. it). Con loro, in Cattedrale, i familiari, gli amici, gli educatori. Quanti hanno condiviso il loro cammino. E dopo la celebrazione, si potrà fare festa fuori dalla Cattedrale. Come negli ultimi due anni, causa pandemia, non era stato possibile fare.

Eccoli, i ventidue. In ordine alfabetico. Con la loro storia unica. Qui costretta in poche parole. Francesco Alberti, 25 anni, è di Cusago e come volontario ha prestato servizio per un’associazione che assiste persone disabili. Mauro Ambrosetti, 29 anni, di Varese, ha scoperto la vocazione dopo la laurea in Scienze infermieristiche. Jacopo Aprico, 30 anni, di Muggiò, laureato in Veterinaria, negli anni dell’università ha avuto esperienze di vita e incontri con sacerdoti che lo hanno portato a seguirne la via. Mattia Argiolu, 30 anni, di Milano, ha scelto Scienze infermieristiche per prendersi cura delle persone, prima di intraprendere la strada del sacerdozio. Per Nicolò Bergamaschi, 26 anni, di Settimo Milanese, è stata decisiva l’educazione cristiana ricevuta in famiglia e in oratorio; per Matteo Bienati, 30 anni, di Milano, cresciuto a Legnano, l’esperienza in oratorio come animatore. Cruciali gli anni in oratorio e al servizio della parrocchia anche per Gabriele Bof, 25 anni, di Crugnola. Così pure per Gianluca Chemini, 29 anni, di Pogliano Milanese, che ha scelto Venegono dopo la laurea in Lettere, alcuni viaggi missionari e un periodo in monastero.

Per Davide Ciarla, 36 anni, di Biassono, una laurea in Ingegneria Biomedica. E l’ingresso in seminario dopo un tempo di riflessione iniziato durante il Cammino di Santiago. Marco Guffanti, 34 anni, di Limbiate, laurea in Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse, sognava di diventare giornalista. Sceglie Venegono dopo un’esperienza al Consiglio Regionale della Lombardia. Fra i 22 la vocazione più matura è quella di Massimo Locatelli, 58 anni, di Arluno, alle spalle una lunga esperienza in oratorio come educatore. Per la scelta di Emanuele Lupi, 27 anni, di Milano, sono state decisive esperienze come il Cammino di Santiago, il pellegrinaggio in Terra Santa, la Giornata mondiale della gioventù a Cracovia. Manolo Lusetti, 40 anni, di San Donato Milanese, ha lavorato nelle istituzioni tra Milano, Roma, Strasburgo e Bruxelles; Enrico Medeghini, 32 anni, di Milano, ha una laurea in Giurisprudenza alla Cattolica.

Luca Molteni, 26 anni, di Alzate Brianza, ha prestato servizio in parrocchia come chierichetto e poi come animatore e cerimoniere. Ha maturato la scelta del sacerdozio dopo un viaggio di un mese in Argentina. Michele Pusceddu, 26 anni, di Carbonate, è entrato in seminario dopo la maturità classica. Angelo Radaelli, 31 anni, di Verano, animatore e barista negli oratori estivi, ha 'scoperto' la vocazione sacerdotale a Trento, dov’era andato per studiare Filologia classica.

Luca Rizzi, 25 anni, di Como, è entrato in seminario dopo il diploma. Fra le esperienze che lo hanno segnato in profondità, quella fatta (in quarta teologia) nel carcere di San Vittore, a contatto con la sofferenza e la povertà. Francesco Torrini, 29 anni, di Bareggio, è 'approdato' a Venegono a 22 anni dopo il diploma come termoidraulico e il lavoro come manovale di idraulici e muratori. Simone Tremolada, 28 anni, di Arcore, innamoratosi della vita di oratorio in prima superiore, iscritto alla facoltà di Matematica, ha scelto Venegono dopo l’incontro con un gruppo di seminaristi. Ha una laurea in Scienze religiose Roberto Uboldi, 38 anni, di Tradate, che ha insegnato alle elementari, poi alle medie e al liceo. Alberto Zoani, infine: 34 anni, di Appiano Gentile, una laurea in Sociologia e tanti anni passati in oratorio, una seconda casa per lui, decide di intraprendere la via del sacerdozio durante la 'Notte bianca delle fede' a Torino, davanti alla Sindone. Ventidue storie, ventidue «sì» alla chiamata del Signore che per mille vie diverse si fa incontro e dice: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

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