Una delle strade di Tempera, tra le frazioni più colpite nel terremoto del 2009: otto vittime e la pressoché totale distruzione del nucleo storico del paese. In seguito alla scossa si è registrato anche un abbassamento ed uno spostamento delle sorgenti del fiume Vera - ANSA
Uno scorcio di Piazza Palazzo a L'Aquila, il luogo su cui sorge Palazzo Margherita, sede storica del Comune che sarà riconsegnata alla città ad inizio 2020. La piazza è riaperta al pubblico dal 2010 e nello stesso anno fu teatro della manifestazione del popolo delle carriole, circa 6mila persone riunite per liberare la piazza dalle macerie - ANSA
L'interno della basilica di Collemaggio a L'Aquila. La chiesa fu voluta da Papa Celestino V per celebrare ogni anno la Perdonanza, l'indulgenza plenaria dopo il passaggio nella Porta Santa posta su un lato della chiesa. La chiesa, ricostruita dall'Eni con un investimento complessivo di 14 milioni di euro, è stata ultimata e aperta al pubblico in tempo per Natale 2016 - ANSA
La Casa dello Studente a L'Aquila. Oggi al posto di quello studentato ecatombe dove morirono otto universitari c'è uno spazio che dovrà ospitare il memoriale delle vittime del sisma - ANSA
La Chiesa di San Pietro Apostolo ad Onna (L'Aquila). Venne restaurata e inaugurata a maggio 2016 dopo i danni causati dal terremoto del 6 aprile 2009 grazie ad una donazione di 3 milioni di euro del governo tedesco. Berlino scelse di adottare il paese che con i suoi 41 morti è uno dei simboli del sisma come segno di pace per la strage nazifascista nel 1944 nella frazione in cui morirono 17 persone. Durante i lavori di messa in sicurezza la chiesa restituì anche un'inedito e prezioso affresco del 1400 - ANSA
La Chiesa degli angeli custodi a Paganica. Dopo una serie di problematiche burocratiche, l'avvio del cantiere è iniziato con cinque anni di ritardo solo nel 2016, con un investimento economico di circa 1,6 milioni di euro e terminato lo scorso anno. Anche qui la ristrutturazione ha permesso di ritrovare un reliquiario di rame con i resti di san Giustino, sparito nel 1992. - ANSA
La Chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta delle Anime Sante, in piazza Duomo a L'Aquila. È la più nota chiesa dopo il sisma, con la cupola a fungo del Valadier che in diretta mondiale ad ogni scossa perdeva qualche pezzo. Fa parte della famosa lista di nozze del governo Berlusconi durante il G8 a L'Aquila, adottata dal governo francese che con un investimento di 6,5 milioni di euro ha cofinanziato i lavori di ricostruzione insieme allo Stato italiano. Davanti al presidente Sergio Mattarella la chiesa, parzialmente riaperta dopo qualche mese dal sisma, è stata interamente riaperta a dicembre scorso - ANSA
Il campanile della Basilica di San Bernardino l'Aquila. La basilica di metà del 1400 aveva avuto seri danni alla cupola e al campanile durante il sisma, ma con una sapiente catalogazione delle pietre è stato possibile ricostruire fedelmente l'intera struttura compreso il vicino monastero riaperta al pubblico nel 2015 dopo un investimento complessivo di 13 milioni di euro. Nel 2017 è stato quindi completato il restauro della cappella e del mausoleo di San Bernardino, tornato ad ospitare le spoglie del Santo nell'anniversario della sua morte. - ANSA
Uno dei palazzi su corso Federico II che fa angolo con piazza Duomo in pieno centro storico del capoluogo. Il palazzo prima del sisma ospitava alcune botteghe artigiane che oggi stanno faticosamente tornando ad alzare la saracinesca - ANSA
Il palazzo che prima del sisma ospitava la storica libreria universitaria dell'Aquila Colacchi. Ad oggi i lavori di ristrutturazione sono a buon punto, ma la struttura non ha ancora riaperto al pubblico - ANSA