Se in strada sono state anche oggi decine di donne e attiviste della società civile afghane a manifestare a Kabul, davanti al Palazzo presidenziale, per chiedere alla comunità internazionale e ai talebani di rispettare i loro diritti politici, economici e sociali, sul web è la street artist Shamsia Hassani a farsi paladina da tempo dei loro diritti, denunciando non solo la guerra ma anche le condizioni disumane dell’universo femminile nel Paese mediorientale. - Shamsia Hassani (@shamsiahassani) - Instagram
Ma chi è Shamsia Hassani? Nata in Iran nel 1988, dove i suoi genitori sono emigrati per via della guerra, Shamsia Hassani ha studiato arte all’Università di Kabul per poi diventare professoressa di scultura. Dal 2010 si è dedicata all’arte urbana. Ormai la capitale afghana è piena dei suoi toccanti graffiti in omaggio alle donne. - Shamsia Hassani (@shamsiahassani) - Instagram
«Voglio colorare i brutti ricordi della guerra – ha spiegato Hassani in una recente intervista ad Art Radar – e se coloro questi brutti ricordi, allora cancello la guerra dalla mente delle persone. Voglio rendere l’Afghanistan famoso per la sua arte, non per la sua guerra». - Shamsia Hassani (@shamsiahassani) - Instagram
Avvolte nel chador tradizionale e in pose leggiadre, con strumenti musicali o anche solo immerse nei loro pensieri, Shamsia ha un obiettivo: insegnare alla donna a guardare se stessa e i suoi desideri. E fare in modo che qualcosa cambi. - Shamsia Hassani (@shamsiahassani) - Instagram
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In una delle sue ultime opere l’artista ha raffigurato una donna in ginocchio al cospetto di un uomo armato (un chiaro riferimento alla conquista dei talebani). Accanto a lei c’è un vaso caduto, con un fiore, non è ancora rotto. Che sia la possibilità di raccoglierlo? - Shamsia Hassani (@shamsiahassani) - Instagram