Il raduno dei migranti a San Pedro Sula: sono arrivati ieri da tutto il Paese per partire in gruppo verso el Norte - Ansa
Non è stato facile per tanti raggiungere San Pedro: le persone con meno mezzi si sono ingegnate chiedendo un passaggio agevolato - Ansa
L'inizio del viaggio è la parte in cui prevale la speranza di riuscire a fuggire dall'incubo di miseria e violenza - Ansa
Man mano che il cammino procede cresce la stanchezza anche a causa della pressione delle forze dell'ordine per fermare i migranti - Ansa
La prima tappa è il Guatemala, dove nei giorni scorsi è già arrivata una comitiva più piccola di 600 persone, subito respinte - Ansa
Ormai a partire non sono giovani maschi soli ma famiglie intere, nella morsa della violenza di gang e narcotrafficanti - Ansa
I migranti viaggiano su bus sovraccarichi per risparmiare almeno fino al confine messicano quando dovranno scegliere modi meno visibili per sfuggire alla polizia - Ansa
I genitori portano via i figli nel timore che vengono reclutati forzatamente dalle gang o maras - Ansa
I migranti cercano di viaggiare al mattino presto per evitare le ore più calde del giorno - Ansa
Il tratto più difficile è il Messico che, da oltre due anni, blocca e rimpatria i migranti irregolari - Ansa
Calato nel 2020 a causa della pandemia, l'esodo è ripreso con forza nell'ultima parte dello scorso anno, a causa della crisi e delle devastazioni causate dagli uragani Eta e Iota - Ansa
Sono partiti in 3.500 da San Pedro Sula, nel Nord dell'Honduras, diretti al Norte, alias gli Stati Uniti. La prima grande Carovana del 2021, come le undici precedenti in due anni, non insegue il sogno americani bensì fugge dall'incubo di violenza e miseria estrema in cui si dibatte l'America Centrale. Un dramma acuito dai due uragani, Eta e Iota, che hanno devastato la regione alla fine dell'anno scorso.
I migranti si muovono in gruppo per ridurre i rischi durante il cammino di oltre 5mila chilometri: un viaggio in cui la gran parte finisce preda dei narcos. Finora, però, nessuna delle Carovane ha raggiunto gli Usa, a volte nemmeno il confine. Le minacce di Washington hanno spinto il presidente messicano Andrés Manuel Lopez Obrador a cambiare l'iniziale politica delle porte aperte e a fermare i migranti prima che arrivino alla frontiera.
Stavolta il viaggio della Carovana coincide con il cambio della guardia alla Casa Bianca. Il neo presidente Joe Biden ha promesso di eliminare le misure più controverse del predecessore, dal muro alla detenzione dei richiedenti asilo. Ma la linea sui nuovi irregolari non dovrebbe mutare.