Ansa / Vatican Media
Stamani il Papa ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a Roma per il Global Health Summit co-presieduto con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Von der Leyen si è successivamente incontrata con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel corso dei cordiali colloqui, informa il Vaticano, "si è fatto riferimento ai buoni rapporti bilaterali, ulteriormente sviluppatisi grazie al Dialogo Strutturato tra le Parti, e alle iniziative in corso per la ricorrenza del 50° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e l’Unione Europea. Ci si è quindi soffermati sul tema dello sviluppo umano e sociale del continente, anche nella prospettiva della Conferenza sul futuro dell’Europa recentemente avviata". "Nel prosieguo della conversazione - informa ancora la Santa Sede - sono state affrontate alcune questioni di comune interesse, quali le conseguenze sociali della pandemia, le migrazioni e i cambiamenti climatici, nonché i recenti sviluppi in Medio Oriente".
Al momento dello scambio dei doni, Ursula von der Leyen ha consegnato al Papa una copia fotostatica della dichiarazione Schuman del 1950 e una edizione in due volumi della Storia dell'Unione Europea. Francesco ha ricambiato con i documenti del suo pontificato insieme al Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace e il Documento sulla Fratellanza umana, siglato ad Abu Dhabi nel 2019. In dono anche il medaglione di bronzo con le parole del profeta Isaia: "Il deserto diventerà un giardino".
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Von der Leyen: l'Ue impegnata a garantire vaccini per tutti
A margine dell'udienza, la presidente Ue è stata intervistata da Vatican News. "Il cristianesimo è profondamente radicato in Europa", ha detto, e "in tempi di populismo" aiuta alla coesione. "Si percepisce ogni giorno, nel nostro agire quotidiano,
l'origine dei valori cristiani: quando parliamo della pace, della dignità della persona, per esempio nello stato di diritto,
di solidarietà o, per esprimerlo in termini un po' più antichi, di misericordia, si percepiscono le radici cristiane - dice von
der Leyen - e anche la profondità con cui esse sono intrecciate nella nostra epoca. Nei nostri argomenti quotidiani il cristianesimo e i valori sui quali poggia svolgono un ruolo importante. Inoltre, in tempi di polarizzazione, populismo, nazionalismi, la forza grande e unificatrice della religione che si impegna per la coesione e la riconciliazione ha un significato immenso. È l'elemento unificatore che dà la forza per affrontare la quotidianità e soprattutto gli impegni che ci aspettano".
La presidente della Commissione Ue ha parlato anche di vaccini. "Nessuno potrà considerarsi al sicuro finché tutti non avranno accesso a un vaccino efficace e a prezzi accessibili" ha detto. "L’Unione Europea è rimasta coerente, nonostante le difficoltà incontrate nell’assicurare i vaccini, al principio per cui la metà della produzione europea deve essere convogliata ad altri 90 Paesi. Questa è una parte. La seconda parte, Covax, è di estrema importanza. L’Unione Europea è tra i maggiori finanziatori di Covax: proprio ieri abbiamo avuto un summit G20 nell’ambito del quale il Team Europe si è impegnato a fornire 100 milioni di dosi a Covax".