lunedì 6 giugno 2022
Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara un piano per sbloccare dal porto di Odessa le navi ucraine cariche di grano. Gli Usa: navi russe con grano ucraino rubato dirette in Africa
Un trattore in un campo nella regione ucraina di Khmelnytsky

Un trattore in un campo nella regione ucraina di Khmelnytsky - Ansa

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Gli Stati Uniti hanno allertato 14 Paesi, in gran parte in Africa, sul fatto che navi russe piene di quello che il dipartimento di Stato americano definisce "grano ucraino rubato" potrebbero essere dirette verso di loro. Ai Paesi africani si pone il dilemma: beneficiare di grano a buon mercato frutto di possibili crimini di guerra, mettendosi contro l'Occidente, o rifiutare l'affare per poi acquistare il grano a prezzi di mercato, mentre le quotazioni si impennano e centinaia di migliaia di africani sono affamati. Un dilemma in cui, secondo esperti contattati dal New York Times, vincerà la seconda opzione in molti Paesi sull'orlo della carestia e fortemente dipendenti dalla Russia per l'acquisto di armi.

Il cable diplomatico americano identifica per nome tre cargo russi sospettati di trasportare il grano ucraino. L'allarme lanciato da Washington rinforza le accuse del governo di Kiev secondo cui Mosca avrebbe rubato fino a 500mila tonnellate del suo grano, per un valore di 100 milioni di dollari, trasferendolo nei porti in Crimea e da lì caricandolo sulle navi.

Verso un accordo con la Turchia per sbloccare le navi di grano

Il quotidiano russo Izvestia, ripreso dai media ucraini, scrive che la Russia avrebbe concordato con Ucraina e Turchia uno schema preliminare per l'uscita dal porto di Odessa delle navi con il grano. Lo schema prevede che i militari turchi siano impegnati nello sminamento e scortino le navi di Kiev in acque neutrali, da dove le navi russe le scorteranno sul Bosforo. Secondo Izvestia, l'intesa dovrebbe essere approvata l'8-9 giugno, in occasione della visita del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ad Ankara. Ai colloqui in Turchia parteciperanno anche rappresentanti dell'Onu.

"Oggi i nostri specialisti sono già in partenza per la Turchia e la mia delegazione vi si recherà domani" conferma Lavrov.

In serata anche l'agenzia Bloomberg riferisce dell'accordo preliminare per sbloccare le spedizioni di prodotti agricoli ucraini da un porto chiave sul Mar Nero. Bloomberg aggiunge però che Kiev rimane scettica sull'intesa proposta. Secondo le fonti, l'attuazione del piano russo-turco sotto gli auspici delle Nazioni Unite consentirà di rimuovere le mine dalle acque costiere nella regione di Odessa e garantire la spedizione sicura di navi con grano dal Mar Nero al Mar Mediterraneo. In particolare, la Turchia ha offerto assistenza nello sminamento delle acque ucraine e nella scorta delle imbarcazioni con i carichi di grano da esportare.

Ankara - dove mercoledì sarà in visita il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov - spera inoltre che l'approvazione di questo piano da parte delle Nazioni Unite ne garantisca l'attuazione in sicurezza. Allo stesso tempo, le autorità turche hanno in programma di creare un centro a Istanbul che coordinerà e monitorerà l'attuazione della missione. Tuttavia, secondo le fonti, l'Ucraina non ha partecipato direttamente ai negoziati russo-turchi.

007 britannici: i russi puntano su Sloviansk

Mentre domenica 5 giugno le truppe russe hanno colpito con un raid missilistico la ferrovia a Kiev, "nel tentativo di interrrompere la fornitura di materiale militare agli ucraini, il Donbass continua a essere teatro di pesanti combattimenti nella città di Severedonetsk e i russi continuano a spingere verso Sloviansk nel tentativo di accerchiare le forze ucraine". Così l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla guerra in Ucraina.

Nella regione di Lugansk "ci sono molte città consituazione paragonabile a quella di Mariupol" dice il capo dell'amministrazione regionale, Sergey Gaidai.

Inoltre, secondo gli 007 di Londra, le forze russe "hanno probabilmente portato armi per la difesa aerea sull'Isola dei Serpenti, compresi i sistemi SA-15 e Sa-22". "È probabile che queste armi siano state trasportate lì per assicurare la difesa aerea alle navi russe che operano intorno all'Isola dei Serpenti", si legge ancora nel bollettino. "L'attività della Russia sull'Isola dei Serpenti contribuisce al blocco della costa ucraina e ostacola la ripresa del commercio marittimo, compresa l'esportazione del grano ucraino", si legge infine.

Intanto la Gran Bretagna fornisce a Kiev lanciarazzi con una gittata di 80 chilometri. Per il presidente russo Vladimir Putin, la consegna di nuove armi ha il solo obiettivo di "estendere il conflitto".

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