Giornata di guerra tra Ankara
e Pkk nel sud-est della Turchia e nel nord dell'Iraq, con
almeno 18 poliziotti turchi e una quarantina di miliziani curdi
uccisi. Blitz lampo turco via terra in nord Iraq.Almeno 14 agenti turchi sono morti in un attacco contro
un minibus della polizia nella provincia orientale di Igdir. Un
ordigno azionato a distanza è esploso al passaggio del mezzo
diretto a Dilucu, a un valico di confine con l'Azerbaigian, ha
riferito l'agenzia Anadolu. Tra le vittime c'è anche un agente
che ha fatto a lungo parte della scorta dell'
ex presidente
turco, Abdullah Gul, il quale ha diffuso un messaggio di
cordoglio e ha fatto visita alla famiglia del poliziotto.In due attacchi separati nel sud-est della Turchia sono
stati uccisi altri quattro poliziotti: tre sono morti per un
razzo sparato da miliziani curdi del Pkk contro il veicolo
corazzato sul quale viaggiavano nel sud-est del Paese, un
quarto a Tunceli, nella valle di Pulumur, dove è morto un
ufficiale che viaggiava insieme alla figlia, illesa.
Bombe sui separatisti curdi in Iraq. I nuovi attacchi arrivano mentre le forze armate di Ankara
hanno intensificato i bombardamenti sui separatisti curdi nel
nord dell'Iraq, in risposta all'imboscata di domenica nel
sud-est della Turchia, in cui erano rimasti uccisi 16 soldati.
Quell'agguato, il più sanguinoso contro i militari turchi da
quando a luglio è saltato il cessate il fuoco con i
separatisti per l'avvio dell'operazione antiterrorismo di
Ankara, ha spinto il premier, Ahmet Davutoglu, a promettere di
"spazzare via il Pkk dalle montagne" della Turchia, dopo un
trentennio di guerriglia.
Nell'ambito della nuova offensiva, una cinquantina di
caccia F-4 e F-16 turchi hanno bombardato nella notte
postazioni del Pkk nel nord dell'Iraq, uccidendo fra i 35 e i
40 miliziani curdi.
Incursione "eccezionale" via terra. Inoltre Ankara ha confermato che le forze
speciali turche sono penetrate nel nord dell'Iraq per dare la
caccia a terroristi del Pkk, "una misura eccezionale volta a
impedire la fuga dei terroristi".
Erdogan: non cederemo ai terroristi. "Non abbiamo mai abbandonato e non
abbandoneremo il futuro della nazione nelle mani di tre o cinque
terroristi" ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan,
parlando ad Ankara dopo i due attentati.
Secondo Erdogan, il Pkk è responsabile di aver "bloccato il percorso
verso una soluzione" politica della questione curda e a questo punto
"l'unica soluzione che può avere il consenso dello stato e del popolo
è che i terroristi mettano fine alle loro azioni e abbandonino le
armi".