Le immagini dei 21 copti egiziani uccisi dal Daesh in Libia nel 2015 (Ansa)
I resti di 34 cristiani etiopi uccisi da combattenti dello Stato islamico nel 2015 sono stati trovati in una fossa comune in Libia. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Tripoli. I jihadisti avevano pubblicato un video nell'aprile 2015 che mostrava l'esecuzione di almeno 28 uomini, descritti come cristiani etiopi. Un funzionario ha detto che i loro corpi sono stati scoperti vicino a Sirte, l'ex roccaforte de Daesh fino a quando non è stato estromesso dalla città costiera nel dicembre 2016 dalle forze fedeli al governo appoggiato dall'Onu in Libia.
Taha Hadid, portavoce della forza di protezione Sirte, ha dichiarato a Afp che i corpi di 34 etiopi sono stati scoperti domenica in una fattoria vicino alla città. "Secondo l'ufficio del procuratore generale, questi resti appartengono agli etiopi" uccisi dal gruppo dello Stato islamico, ha aggiunto. La fossa comune è stata scoperta attraverso le confessioni fatte dai membri del Daesh catturati durante la battaglia per riconquistare Sirte, secondo il dipartimento della criminalità organizzata di Misurata a ovest di Sirte.
"I corpi saranno rimpatriati in Etiopia una volta completate le procedure legali nazionali e internazionali", ha detto il dipartimento in una nota pubblicata su Facebook. I resti di 21 cristiani copti uccisi dal Daesh a febbraio 2015 sono stati trovati l'anno scorso vicino a Sirte, tutti tranne uno egiziano, ma i loro corpi sono stati restituiti solo nel maggio 2018.