Secondo notizie diffuse dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, che che cita "fonti fidate" vicine ai ribelli, l'alleanza di milizie curde e arabe siriane "ha incominciato dalle prime ore di oggi a muoversi verso la città di Raqqa, partendo dalla periferia merdionale della città di Tell Abiath (sulla frontiera turca) e da Ain Issa", cittadina a nord-ovest riconquistata dai peshmerga curdi. Sarebbero in corso anche "combattimenti di intensità variabile" tra le forze attaccanti a guida Usa e combattenti del Daesh. "Gli scontri sono accompagnati da intensi e violenti bombardamenti degli aerei della coalizione internazionale" a guida Usa "su Raqqa ma anche sui concentramenti e le postazioni dei jihadisti nelle zone di combattimento".A dare il via libera all'offensiva sarebbe stato un accordo tra Russia e Stati Uniti per coordinare gli sforzi nella lotta al terrorismo in Siria. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sottolineando però che Mosca e Washington fino ad ora hanno solo "scambiato informazioni".L'AVANZATA SU FALLUJA. L'esercito iracheno, appoggiato
dai miliziani sciiti, prosegue l'offensiva per la riconquista
di Falluja dalle mani del Daesh ed è riuscito a recuperare i
controllo della zona di al-Karma, a solo 15 chilometri dalla città.
Almeno 25 jihadisti sono morti nei violenti scontri che
hanno preceduto la liberazione della località.
Miliziani sciiti con soldati iracheni nei pressi di Falluja (Lapresse)Il governo di Baghdad ha annunciato lunedì il via
all'offensiva e le forze irachene hanno issato nella notte la
bandiera nazionale sugli edifici governativi e successivamente
hano cominciato a sminare la zona circostante.