La tragedia dell'Ucraina, in Europa e così vicina a noi anche emotivamente, ha come steso un velo sulle altre guerre in corso nel mondo, che tante vittime e profughi continuano a generare. Dallo Yemen all'Etiopia, da Myanmar alla Siria, giusto per citarne alcune.
In particolare dalla Siria si stanno anche mobilitando truppe mercenarie al servizio di Mosca, ma pare anche di Kiev. Non scordiamoci che per alcuni il sangue è occasione di guadagno, dai combattenti di professione agli speculatori fino ai commercianti e produttori di armi. Per loro è una cuccagna.
Ma in Siria si risente anche, in modo tragico, delle speculazioni sui prodotti alimentari, che hanno portato i prezzi del cibo alle stelle per persone già sul lastrico, anche in seguito oltre che della guerra civile pure di due anni di pandemia.
Oltre il 60% della popolazione siriana, 12,4 milioni di persone, soffre la fame. I prezzi del cibo sono raddoppiati nell’ultimo anno. Con la crisi ucraina si sono interrotte le importazioni dalla Russia e i prezzi rischiano, appunto, di impennarsi ancora. Il Governo ha già iniziato il razionamento di grano, zucchero, riso e carburante.
Ricordiamoci che in Siria il 90% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, il tasso di disoccupazione è arrivato al 60% e il salario minimo mensile nel settore pubblico è di 26 dollari.
Con un’economia al collasso, stanno aumentando esponenzialmente lavoro minorile, matrimoni precoci e l’indebitamento delle famiglie costrette a ore e ore di fila per un po' di pane. Sono moltre le testimonianze raccolte da Oxfam a Damasco e Deir-ez-Zor.
Per questo Oxfam lancia un nuovo appello urgente alla comunità internazionale per aumentare gli aiuti diretti a rispondere all’emergenza e salvare vite.
Oxfam lavora in Siria dal 2013 per fornire assistenza umanitaria alle persone colpite dal conflitto. Nell'ultimo anno, ha raggiunto 1,2 milioni di persone, portando acqua pulita, servizi igienico sanitari e voucher per l’acquisto di beni di prima necessità. Oxfam promuove inoltre progetti in campo agricolo e conduce campagne di sensibilizzazione sul Covid-19.
Oxfam, che adesso è impagnata anche sul fronte dei profughi ucraini, lavora in Siria dal 2013 per fornire assistenza umanitaria alle persone colpite dal conflitto. Nell'ultimo anno, ha raggiunto 1,2 milioni di persone, portando acqua pulita, servizi igienico sanitari e voucher per l’acquisto di beni di prima necessità. Oxfam promuove inoltre progetti in campo agricolo e conduce campagne di sensibilizzazione sul Covid-19.
Si può sostenere la risposta di Oxfam attraverso la campagna “Salviamo vite nelle emergenze” su www.oxfamitalia.org/salviamo-vite-nelle-emergenze CLICCA QUI