venerdì 10 maggio 2024
Il cacciatorpediniere lanciamissili americano Uss Halsey avrebbe fatto «irruzione illegale nelle acque territoriali cinesi» nelle isole Paracel. Mercoledì aveva attraversato lo Stretto di Taiwan
Il cacciatorpediniere lanciamissili americano Uss Halsey

Il cacciatorpediniere lanciamissili americano Uss Halsey - ANSA

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Due giorni fa il passaggio nello Stretto di Taiwan. Oggi nelle acque territoriali cinesi di Xisha (le isole Paracel). La “sfilata” del cacciatorpediniere lanciamissili americano Uss Halsey provoca le irate reazioni cinesi, alzando nuovamente la temperatura nelle relazioni sempre turbolenti tra le due superpotenze. L’affondo è arrivato dal colonnello dell'aeronautica militare Tian Junli, portavoce del Comando del Teatro meridionale dell'Esercito popolare di liberazione cinese. Il cacciatorpediniere lanciamissili americano Uss Halsey «ha fatto oggi irruzione illegale nelle acque territoriali cinesi di Xisha (le isole Paracel, ndr) senza alcuna approvazione», nel mar Cinese meridionale. Le forze navali e aeree, «in conformità con la legge, l'hanno seguita e monitorata» fino alla decisione di lanciare un warning per «la sua veloce partenza» dall'area. Le azioni degli Stati Uniti «violano gravemente la sovranità e la sicurezza della Cina e costituiscono un'altra prova lampante del fatto che sta perseguendo un piano di egemonia nella navigazione, creando «la militarizzazione del mar Cinese meridionale» e i rischi per la sicurezza. Tutte azioni, ha aggiunto il portavoce nella nota, che minano «in modo importante la pace e la stabilità del mar Cinese meridionale», al punto da fare degli Usa il «più grande distruttore» della stabilità regionale. Le truppe di Pechino presenti sul teatro «rimangono sempre in allerta e salvaguardano con risoluta determinazione la sovranità e la sicurezza nazionale, nonché la pace e la stabilità nel mar Cinese meridionale».

Mercoledì teatro del passaggio della nave Usa è stato invece lo Stretto di Taiwan a meno di due settimane dall'insediamento a Taipei del presidente eletto William Lai. La Settima flotta Usa ha riferito che il cacciatorpediniere Uss Halsey ha condotto un «transito di routine nello Stretto di Taiwan nelle acque dove si applicano le libertà di navigazione e di sorvolo in alto mare in conformità con il diritto internazionale». L'esercito cinese, invece, ha descritto l'operazione come finalizzata al «pubblico clamore pubblicitario», aggiungendo di aver inviato sue forze navali e aeree per monitorare e allertare la nave americana durante il suo viaggio «in conformità con le leggi e i regolamenti».

Sempre mercoledì la terza portaerei cinese, la Fujian, è tornata nei cantieri navali di Shanghai Jiangnan dopo aver completato le sue prime prove in mare. Secondo i media statali cinesi, la nuova unità della Marina cinese ha testato in otto giorni i suoi sistemi di propulsione, elettrici e altre apparecchiature ottenendo i «risultati attesi». Nella fase successiva, la portaerei effettuerà test ulteriori, utilizzando le ultime soluzioni tecnologiche tra cui la catapulta di lancio elettromagnetica di cui sono dotate le corrispettive portaerei Usa. Il nome Fujian è invece quello della provincia cinese che è di fronte a Taiwan, considerata da Pechino una parte inalienabile del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.
La Fujian, che sarà attiva presumibilmente dal prossimo anno, è più grande e tecnologicamente più avanzata delle prime due portaerei cinesi, la Shandong, entrata in servizio nel 2019, e la Liaoning, che la Cina ha acquistato dall’Ucraina nel 1998 e poi ristrutturata.
Secondo il Pentagono, la portaerei sarà in grado di schierare fino a 70 aerei, inclusi i caccia J-15 e gli elicotteri antisommergibile Z-9C. La Shandong e la Liaoning possono trasportare invece un massimo di 40 aerei. Secondo il China Military Power Report 2023 del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, la nuova portaerei cinese di classe Fujian “aumenterà la potenza d’attacco del Paese oltre l’immediata periferia della Cina”.

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