giovedì 29 febbraio 2024
La guerra in Ucraina, i "tentativi occidentali" di destabilizzare e il rischio di un conflitto nucleare al centro del discorso. Alla vigilia del voto. Condannato il direttore di Novaya Gazeta
Vladimir Putin

Vladimir Putin - Ansa

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Alla vigilia dei funerali dell'oppositore Alexeij Navalny e quando mancano due settimane alle elezioni presidenziali in Russia del 15-17 marzo, in cui si presenta come candidato unico e per il quinto mandato, il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto il discorso annuale davanti alle Camere riunite del Parlamento (la Duma). Ecco i punti principali del suo discorso.

La guerra in Ucraina e l'unità dei russi

«Non è stata la Russia a iniziare la guerra nel Donbass, ma faremo di tutto per porvi fine, sradicare il nazismo e raggiungere gli obiettivi dell'operazione militare speciale». «Hanno cominciato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina, ma ricordiamo il destino di coloro che una volta inviavano truppe nel territorio del nostro Paese. Ma ora le conseguenze per i potenziali interventisti saranno molto più tragiche». «Tutto il Paese» sostiene i soldati e uniti «possiamo superare qualsiasi cosa».

La corsa agli armamenti

«L'Occidente sta cercando di trascinare la Russia in una nuova corsa agli armamenti, ripetendo così lo scenario degli anni Ottanta», ma «gli oppositori della Russia devono ricordare che essa dispone di armi in grado di colpire obiettivi sul loro territorio». «È insensato dire che la Russia si sta preparando ad attaccare all'Europa». «Allo stesso modo sono infondate le accuse sui presunti piani della Russia di collocare armi nucleari nello spazio». Tuttavia «la Russia continua a lavorare allo sviluppo di armi promettenti che verranno svelate presto». Un ordine mondiale duraturo è «impossibile senza una Russia forte e sovrana».

Putin ha confermato che nella guerra in Ucraina le forze russe hanno usato due tipi di missili ipersonici: il Kinzhal, lanciato dagli aerei, e lo Zirkon, lanciato dalle navi. «I primi missili balistici pesanti Sarmat prodotti in serie sono stati consegnati alle Forze Armate. Presto li mostreremo in servizio di combattimento nelle zone in cui saranno schierati».

Il rischio di un conflitto nucleare

«Le armi nucleari russe strategiche sono in stato di massima allerta» e «i tentativi di un nuovo intervento in Russia rischiano di scatenare un conflitto su larga scala con l'uso di armi nucleari» che avrà «conseguenze molto più tragiche che in epoche passate». «Dovrebbero prima o poi rendersi conto che disponiamo anche di armi in grado di colpire obiettivi sul loro territorio. Tutto ciò che l'Occidente escogita crea la minaccia reale di un conflitto con l'uso delle armi nucleari, e quindi della distruzione della civiltà».

La forza economica e i legami con Paesi arabi e sudamericani

L'economia russa, ha detto il leader del Cremlino, è «la quinta» del mondo e «nel prossimo futuro» diverrà «una delle quattro maggiori potenze economiche» in termini di potere d'acquisto. Grazie alle risorse naturali del Paese, il Pil russo è rimbalzato rapidamente dopo la caduta brusca del 2022. Putin ha detto che ritiene importante che la Russia rafforzi i suoi legami con i Paesi arabi e latinoamericani.

«Noi, insieme ai Paesi amici, continueremo a creare corridoi di approvvigionamento efficienti e sicuri, a costruire una nuova architettura finanziaria globale su basi tecnologiche all'avanguardia e priva di interferenze politiche. Tanto più che l'Occidente porta discredito sulle proprie valute e sul sistema bancario».

Gli incentivi alla natalità

Putin ha proposto di raddoppiare fino a 2.800 rubli al mese (circa 28 euro) le detrazioni fiscali per il secondo figlio e fino a 6.000 rubli (circa 60 euro) quelle per il terzo figlio e per i successivi.

Arrestato il direttore di Novaya Gazeta

Con l'approssimarsi dell'appuntamento elettorale, si stringe il giro di vite sul dissenso. Ieri è stato fermato a Mosca Sergeij Sokolov, da settembre direttore di "Novaya Gazeta", testata indipendente al bando. Sokolov è stato portato al commissariato, accusato di «discredito delle forze armate» per un articolo e condannato dalla Corte Perovsky a pagare una multa di 30mila rubli (l'equivalente di circa 300 euro). Il reporter, a lungo vice, ha sostituito Dmitrij Muratov, Premio Nobel per la Pace nel 2021, definito dalle autorità «agente straniero».


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