venerdì 14 marzo 2025
La Cdu/Csu e la Spd hanno annunciato un accordo con i Verdi sul piano multimiliardario per infrastrutture e difesa: mille miliardi in 12 anni, di cui 100 destinati all'ambiente
Il cancelliere in pectore Friedrich Merz, leader della Cdu

Il cancelliere in pectore Friedrich Merz, leader della Cdu - Ansa

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Cento miliardi per i Verdi. L’Unione democristiana Cdu/Csu e i socialdemocratici della Spd hanno annunciato un accordo con la Bundnis Grünen/90, i Verdi tedeschi, sul piano multimiliardario per infrastrutture e Difesa: si tratta di circa 1.000 miliardi complessivi in 12 anni, che dovrebbe essere varato dal prossimo esecutivo. I miliardi di euro del piano destinati alla protezione di ambiente e clima saranno 100 e non più 50 come inizialmente proposto. Friedrich Merz (Cdu) e Lars Klingbeil (Spd) hanno giocato al raddoppio, dopo l’infuocata seduta al Bundestag di giovedì, nel corso della quale proprio i Verdi sembravano aver chiuso definitivamente la porta ad un accordo.

Oggi il colpo di scena: «Oltre ai 100 miliardi per la protezione di ambiente e clima, altri 100 saranno messi a disposizione dei sedici länder per piani infrastrutturali e protezione climatica», ha sottolineato Merz dopo l’accordo. «Abbiamo gettato insieme le basi affinché la Germania possa rimettersi in piedi e proteggersi dai cambiamenti climatici», ha aggiunto dopo una riunione del suo gruppo parlamentare della Spd, Lars Klingbeil. Soddisfazione anche dal vicecancelliere e ancora ministro dell’Economia, il leader dei Verdi Robert Habeck: «Tutto sommato si vede: il verde fa la differenza, il verde funziona», ha scritto il ministro federale dell’Economia sulla piattaforma social X.

Il 18 marzo il Bundestag voterà il piano voluto fortemente da Merz. Oggi è arrivato anche il via libera della Corte Costituzionale, che ha respinto i ricorsi della destra nazionalista Afd e della sinistra radicale Die Linke. Il pacchetto legislativo, che prevede anche la modifica della norma costituzionale sul freno all’indebitamento, richiede un voto dei due terzi del Bundestag e quindi i voti dei Verdi, oltre a quelli di Unione Cdu/Csu e Spd, sono fondamentali.

Il piano prevede che il settore della Difesa, tra cui il riarmo della Bundeswehr, sia esentato dal freno all’indebitamento non appena le spese dello Stato federale superino l’1% del Pil, che corrisponde circa a 45 miliardi di euro.

I 16 länder potranno contrarre un debito totale pari allo 0,35% del Prodotto interno lordo: si tratta di almeno 16 miliardi di euro complessivi. Poi sarà creato un fondo speciale di 500 miliardi di euro per «investimenti aggiuntivi» nelle infrastrutture, della durata di dodici anni. Il mega-finanziamento sarà utilizzato non appena la spesa dello Stato federale per gli investimenti supererà il dieci per cento dell’intero bilancio federale.

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