venerdì 15 novembre 2024
Xi ha inaugurato a Chancay il primo porto sudamericano finanziato da Pechino. E punta a rafforzare le alleanze per aggirare il "muro" di Trump. Il faccia a faccia con Biden a margine del vertice Apec
Il presidente cinese Xi Jinping con la presidente peruviana Dina Boluarte

Il presidente cinese Xi Jinping con la presidente peruviana Dina Boluarte - REUTERS

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La controffensiva cinese è iniziata. E passa attraverso due vertici, entrambi fissati in America Latina: il vertice Apec delle 21 economie dell'Asia-Pacifico in Perù, seguito da un incontro del G20 in Brasile la prossima settimana. Una girandola di incontri – compreso il terzo faccia a faccia con Joe Biden - con il quale il presidente cinese Xi Jinping si prepara a “parare” i colpi della nuova presidenza a stelle e strisce, e quell’"America First" che minaccia di rendere ancora più incandescenti le relazioni tra Usa e Cina.

Che le intenzioni di Trump verso il gigante asiatico siano bellicose, non è un mistero. Durante il suo primo mandato il tycoon ha scatenato una guerra commerciale e tecnologica, additando Pechino come rivale strategico della superpotenza americana. E il secondo mandato di Trump si apre sotto il segno della minaccia di ulteriori pesanti dazi, con il presidente eletto che sembra volere costruire una squadra di falchi anti cinese, a cominciare da Marco Rubio, nuovo segretario di Stato. Trump ha proposto di colpire tutte le importazioni cinesi negli Stati Uniti con tariffe superiori al 60% e potrebbe rafforzare la politica dell'era Biden che limita l'accesso di Pechino all'alta tecnologia sensibile.

La diplomazia cinese risponde, puntando – come nota la Cnn“a creare una spaccatura tra gli Stati Uniti e i suoi alleati e presentare la Cina come un leader alternativo e stabile”. Non solo. Pechino sta cercando di migliorare le sue relazioni con i principali alleati e partner degli Stati Uniti, aprendo l'ingresso senza visto in Cina per i cittadini di diversi Paesi europei e riattivando un vertice trilaterale con Giappone e Corea del Sud. Xi e un altro stretto partner degli Stati Uniti, il leader indiano Modi, si sono incontrati per il loro primo incontro bilaterale formale in cinque anni a ottobre. Anche il faccia a faccia con il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol va in questa direzione.
“Pechino vede i buoni rapporti con una vasta gamma di altri Paesi, e l'accesso illimitato ai loro mercati, come la chiave per proteggere la sua economia”, scrive la Cnn. Si tratta di un “movimento” quasi obbligato per la Cina che deve fare i conti con una crescita rallentata, una debole domanda dei consumatori e l'elevata disoccupazione interna.

L’America Latina diventa così essenziale in questa strategia. Xi ha inaugurato a Chancay, in Perù, il primo porto sudamericano finanziato dal gigante cinese delle spedizioni Cosco, simbolo della crescente influenza della superpotenza asiatica sul continente, che si prepara ad affrontare la nuova amministrazione di Trump. Il complesso da 3,5 miliardi di dollari, a circa 80 chilometri a nord di Lima, è destinato a diventare un importante hub per il commercio cinese. Il presidente cinese ha sottolineato che l'opera, il cui investimento iniziale è stato di 1,3 miliardi di dollari, ridurrà il tempo di trasporto marittimo tra Lima e la Cina di 10 giorni e farà risparmiare il 20% dei costi logistici, oltre a portare opportunità di lavoro ai peruviani e a consolidare allo stesso tempo il Paese andino come hub logistico. "Navighiamo spalla a spalla per abbracciare il mondo e andare verso un domani più bello", ha detto, con enfasi, Xi.

"Stiamo avviando una trasformazione che consoliderà il Paese come centro logistico tecnologico e industriale di livello mondiale che ci proietterà strategicamente nella regione Asia-Pacifico", ha detto a sua volta la presidente peruviana Dina Boluarte.
Lo sviluppo della megastruttura, che dovrebbe comprendere 15 banchine e un grande parco industriale, ha incontrato una risposta scettica da parte degli abitanti dei villaggi poveri della zona: il porto “li sta privando di acque di pesca e non sta portando alcun beneficio economico alla gente del posto”.




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