mercoledì 10 aprile 2019
La richiesta arriva da gruppi cristiani giovanili e femministi. Il modello a cui si ispirano è quello "nordico" in cui si punisce la domanda di sesso a pagamento. La campagna "Io sono senza prezzo"
Il distretto a luci rosse di Amsterdam in una foto dell'archivio Ap

Il distretto a luci rosse di Amsterdam in una foto dell'archivio Ap

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Rendere illegale acquistare sesso in Olanda. Lo chiedono oltre 42mila giovani che hanno firmato una petizione, consegnata al Parlamento che ora ne dovrà discutere, in un Paese con leggi tra le più permissive sull'esercizio della prostituzione.

La campagna si chiama "Sono impagabile" ed è condotta principalmente da gruppi di ispirazione cristiana e femminista. Su Instagram sono state pubblicate immagini dei sostenitori con cartelli dove si legge "Ik ben onbetaalbaar" (io sono senza prezzo), "e se fosse tua sorella?", oppure "la prostituzione è sia una causa che una conseguenza della disuguaglianza".

In Olanda il sesso a pagamento è legale se tra "adulti consenzienti". I giovani attivisti premono sulle istituzioni perché la legislazione olandese viri verso il modello nordico, adottato da Svezia, Norvegia, Islanda, Irlanda del Nord e Francia, in base al quale i clienti sono penalizzati. (VAI AL SITO)

Tra i promotori della petizione c'è Sara Lous, assistente sociale che lavorava in un centro di riabilitazione per ex prostitute: "L'idea spiega - è che in Olanda ci sia una politica più sicura, ma molte cose stanno andando male, c'è tanto traffico di esseri umani e Amsterdam è esposta, vista l'alta richiesta di sesso a buon mercato".

Proprio ad Amsterdam il quartiere a luci rosse è purtroppo una delle principali attrazioni turistiche, in un Paese dove la prostituzione viene considerata uno dei risvolti della libertà di scelta. I promotori della campagna chiedono che sia fatto di più per proteggere le donne in condizione di vulnerabilità, che più facilmente finiscono nella prostituzione, spesso in una scelta 'fasulla' dettata da circostanze e mancanza di altre prospettive.

In risposta alla petizione, un portavoce del ministero della Giustizia ha segnalato che il governo ha dei piani per rafforzare le misure a contrasto del traffico di esseri umani, oltre al finanziamento per aiutare le persone coinvolte a lasciare la prostituzione. Queste iniziative, ha spiegato, saranno discusse in Parlamento nel corso di quest'anno.

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