Orenthal James Simpson aveva 76 anni - Ansa
O.J. Simpson, l’ex campione di football americano, attore e poi protagonista di quello che alla fine degli anni novanta fu chiamato «il processo del secolo» per l’omicidio della moglie, in cui fu clamorosamente assolto, è morto all'età di 76 anni. Lo ha annunciato la famiglia con un post su X. «Il 10 aprile, nostro padre, Orenthal James Simpson, ha perso la sua battaglia contro il cancro, era circondato dai figli e nipoti», si legge nel post. Il caso che coinvolse O.J. Simpson è stato uno dei più celebri nella storia giudiziaria degli Stati Uniti, noto per la sua complessità, il coinvolgimento di una celebrità di spicco e le questioni di razzismo e fama che hanno circondato il processo. L'ex star del football americano, vincitore del trofeo Heisman e giocatore nella National Football League (NFL), dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, era diventato un attore e personaggio televisivo di successo. Il 12 giugno 1994, la ex moglie Nicole Brown Simpson e il suo amico Ronald Goldman furono trovati morti fuori dalla residenza di Nicole a Los Angeles.
I cadaveri erano a terra in un lago di sangue: la donna aveva ricevuto 12 coltellate. Sul corpo del giovane Goldman c'erano invece i segni di 20 coltellate. Entrambe le vittime erano morte diverse ore prima di essere ritrovate dalla polizia. I due figli di Nicole e O. J. dormivano in casa al momento del crimine e nessun testimone assistette all'omicidio. Le prove trovate e raccolte sulla scena del crimine portarono la polizia a sospettare di Simpson, su cui gravavano precedenti denunce da parte della moglie per maltrattamenti domestici.
Il Los Angeles Police Department cercò subito di contattare Simpson e scoprì che questi aveva preso un aereo diretto da Los Angeles a Chicago alle 23:45. Alla notizia della morte dell'ex moglie, Simpson tornò a Los Angeles nel pomeriggio del 13 giugno, fu ammanettato e portato alla centrale di polizia per essere interrogato, ma fu rilasciato poche ore dopo. Tre giorni dopo fu formulata esplicitamente l'accusa di duplice omicidio di primo grado.
Il processo penale, noto come il "Processo del secolo", ha avuto inizio nel gennaio 1995 e ha attirato l'attenzione di milioni di persone negli Stati Uniti e in tutto il mondo. La difesa di Simpson ha sollevato questioni sul razzismo della polizia e ha focalizzato l'attenzione sulla gestione delle prove raccolte. Nel verdetto del 3 ottobre 1995, Simpson è stato dichiarato non colpevole degli omicidi, provocando grande sconcerto in patria. Nel 1997, O.J. Simpson però è stato considerato responsabile per le morti in un processo civile e ha dovuto pagare un risarcimento alle famiglie delle vittime. Processato per altre vicende giudiziare, l'ex attore americano è uscito di prigione nell'ottobre 2017 per scontare i seguenti anni in libertà vigilata.