Reuters
Le autorità dello Stato di Zamfara, nel Nord-ovest della Nigeria, hanno annunciato la liberazione di più
di 70 studenti che erano stati rapiti a inizio settembre in un liceo della località di Kaya-Maradun.
Il governatore dello Stato di Zamfara, Bello Matawalle, ha spiegato che i giovani sono stati liberati con l'aiuto di alcuni rapitori che si sono pentiti. Gli studenti si sono ricongiunti con le loro famiglie. L'attacco di un gruppo di uomini armati alla scuola era avvenuto il primo settembre, ultimo di una serie nel Nord del Paese che aveva spinto il governo a chiudere le scuole primarie e secondarie nello Stato di Zamfara.
La polizia aveva fatto sapere che 73 persone erano state rapite, cinque liberate il giorno successivo al sequestro.
Secondo l'Unicef, la Nigeria ha registrato almeno 10 rapimenti nell'ultimo anno, in cui sono stati cattuarti 1.436 studenti. Circa 200 sono ancora detenuti e 16 sono morti negli attacchi. I rapimenti nelle scuole hanno avuto luogo in nove Stati diversi e gli obiettivi hanno incluso tutti, da bambini in età prescolare a studenti universitari.
Nello Zamfara, nel nord-ovest della Nigeria, è in vigore da quasi due settimane un blocco alle telecomunicazioni imposto dal governo. La motivazione ufficiale è "facilitare le operazioni militari" contro i gruppi armati che da mesi portano avanti attacchi e soprattutto rapimenti di studenti. Lo Zamfara, situato
al confine con il Niger, è diventato l'emblema di un problema che colpisce con sempre maggiore intensità le regioni settentrionali del Paese: i sequestri che gruppi armati di varia natura conducono per finanziarsi con i pagamenti dei riscatti.
Secondo i dati della piattaforma di intelligence nigeriana Sbm, nello Zamfara 2.371 persone sono state sequestrate nei primi sei mesi del 2021, circa 13 al giorno. Il rapimento degli studenti di Kaya-Maradun rappresenta solo l'ultimo caso.