lunedì 12 gennaio 2015
​Il nuovo bersaglio dei terroristi di Boko Haram è stato un mercato nella cittadina di Potiskum. Facendo ricorso, per la terza volta, a delle bambine: 19 morti.
Nigeria, il fronte ignorato di Fabio Carminati  | La tragedia di un popolo di Claudio Monici
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Orrore senza fine in Nigeria, dove altre due bambine si sono fatte saltare in aria in un mercato, uccidendo almeno tre persone, mentre sui media si accavallano le testimonianze dei sopravissuti dell'eccidio compiuto da Boko Haram a Baga, dove uomini, donne e bambini sono stati sterminati a migliaia "come fossero insetti", dove i soldati posti a presidio si sono dileguati come nebbia al sole e dove un uomo ha raccontato di aver percorso chilometri disseminati di cadaveri. Il nuovo bersaglio dei terroristi è stato un mercato di telefonia mobile nella cittadina di Potiskum, nello stato nord-orientale di Yobe, dove i testimoni riferiscono di aver visto due bambine o ragazzine poco sopra i 10 anni esplodere fra la folla, come la kamikaze autrice della strage di sabato nella città di Maiduguri che ha fatto 19 morti. Un testimone, citato dal sito dell'agenzia Bloomberg, racconta che le due ragazzine sono arrivate al mercato a bordo di un triciclo a motore: "Una di loro ha innescato e fatto detonare la sua bomba mentre l'altra, che era ancora seduta sul veicolo, ha azionato la sua". Il bilancio è di tre morti e almeno 43 feriti. Ma altri testimoni ipotizzano che le piccole siano state fatte saltare in aria, forse da qualcuno che ha azionato a distanza la cintura esplosiva che nascondevano sotto i vestiti. Sacrificate, come le sette vittime straziate in pochi secondi. Si tratta almeno del terzo episodio in cui è stato accertato il ricorso a bambine-kamikaze: il primo risale allo scorso 10 dicembre, quando una tredicenne rifiutò di farsi detonare in un mercato di Kano e raccontò di essere stata "reclutata" dal padre per servire il "califfato" di Boko Haram.
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