lunedì 3 giugno 2024
I risultati parziali confermano gli exit poll: la candidata di Movimento di Rigenerazione Nazionale è in netto vantaggio con il 60 per cento delle preferenze
Claudia Sheinbaum

Claudia Sheinbaum - ANSA

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L’afflusso si sta gonfiando di ora in ora. Sciamano nella capitale, sulla spianata dello Zócalo, ormai certi della vittoria, i sostenitori di Claudia Sheinbaum ma mano che i risultati ufficiali parziali del conteggio dei voti nelle presidenziali messicane confermano gli exit poll: la candidata di Movimento di Rigenerazione Nazionale (Morena), il partito del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, è in netto vantaggio sulla candidata dell'opposizione, Xóchitl Gálvez.
Il conteggio parziale, pubblicato dall'Istituto Nazionale Elettorale, attribuisce il 60% delle preferenze a Sheinbaum, contro il 28% della sfidante Gálvez. Il terzo candidato, Jorge Álvarez Máynez, ha ottenuto l'8,7%. Il presidente dell'Ine Guadalupe Taddei ha invitato politici, candidati e partiti a "mantenere la serenità e assicurare il rispetto delle procedure'', nonché ad accettare i risultati "con maturità". Taddei ha parlato di "una giornata storica".

I sostenitori della candidata di Morena pronti per festeggiare

I sostenitori della candidata di Morena pronti per festeggiare - REUTERS

La parola d’ordine è “trionfo”. Lo definisce così la stessa Sheinbaum. Parla di “un momento stellare” Mario Delgado presidente del partito: “Abbiamo la fortuna di vivere in un momento stellare nella storia del nostro Paese e anche per la nostra America Latina e il mondo. Claudia Sheinbaum sarà la prima donna presidente nella storia del Nord America", ha detto Delgado nel quartier generale della campagna nella capitale messicana.
Delgado ha descritto l'ex capo del governo di Città del Messico (2018-2023), considerata la delfina del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, come "una donna che ha conquistato il popolo messicano" insieme a "un movimento popolare che ha toccato il cuore dei messicani".

Sheinbaum,"figlia del '68" come lei stessa si definisce in un documentario dove racconta la sua storia in prima persona, potrebbe così superare il risultato del 6 luglio 2018, quando Obrador ottenne una netta vittoria col 53,19% delle preferenze e il 63,42% della partecipazione cittadina. Nel suo evento di chiusura, l'ex sindaca ha promesso la continuità, ricordando che "con l'onestà e sostegno a chi possiede di meno, si raggiunge la giustizia sociale e si ottengono risultati". Ma sulla gestione di Obrador pesano 50mila desaparecidos e oltre 180mila vittime di omicidi (una media di 92 al giorno) registrate tra il dicembre 2018 e l'aprile 2024: un record in un Paese in cui i cartelli della droga si contendono il territorio e vanno sempre più abbracciando il proficuo business dei migranti, con flussi che lo scorso anno hanno sfiorato gli 800mila ingressi, in aumento del 77% rispetto al 2022.

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