L'incontro di ieri a Gedda a Gedda tra il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ed il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman - Reuters
Mohammed bin Salman ha accettato l'invito a recarsi in visita in Iran, in un nuovo gesto di riavvicinamento tra i due Paesi. Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, all'indomani dell'incontro a Gedda tra il ministro degli Esteri della Repubblica islamica, Hossein Amirabdollahian, ed il discusso principe ereditario saudita, noto con l'acronimo di Mbs. L'agenzia non indica alcuna data possibile per la visita e non c'è ancora una conferma ufficiale da parte di Riad.
L'Iran aveva già invitato nei mesi scorsi re Salman, dopo l'avvio del disgelo a marzo tra i due Paesi (non ostacolato dall'Amministrazione Biden), ai ferri corti da anni, l'uno punto di riferimento del mondo sciita, l'Arabia Saudita del mondo sunnita, propiziato dalla mediazione cinese. Posto che difficilmente il sovrano saudita 87enne si muoverà, la visita di bin Salman sarebbe la prima di così alto livello dal 1997, quando l'allora principe ereditario saudita si recò a Teheran per il vertice dell'Organizzazione della cooperazione islamica. E la sua fu la prima missione di un leader di Riad dalla rivoluzione khomeinista nel 1979.
Intanto, il presidente iraniano Ebrahim Raisi tuona per l’ennesima volta contro l’Occidente: i Paesi occidentali che si dichiarano sostenitori dei diritti umani hanno dimostrato ancora una volta di non rispettare alcuna legge. Il leader di teheran lo ha detto in un incontro con l'ex diplomatico dell'ambasciata iraniana in Austria Assadollah Assadi, incarcerato in Belgio per cinque anni e rilasciato il 26 maggio in uno scambio di prigionieri. "Hanno violato le regole e i principi internazionali ignorando l'immunità diplomatica del diplomatico iraniano in modo palese e senza precedenti", ha sottolineato Raisi, citato dall'Irna.
Assadi è stato condannato a 20 anni di carcere per aver partecipato a un attentato dinamitardo durante un raduno di un gruppo dissidente iraniano a Parigi. È stato scambiato con l'operatore umanitario belga Olivier Vandecasteele, incarcerato a Teheran da oltre un anno con l'accusa di spionaggio.