mercoledì 18 settembre 2024
All'indomani dello scoppio dei cercapersone dei miliziani filo iraniani, un altro pomeriggio di ordinaria paura. In particolare nella capitale Beirut e nella valle della Bekaa, roccaforte del gruppo
Folla davanti all'ospedale di Baalbek nel Libano orientale dopo l'esplosione, per il secondo giorno consecutivo, di centinaia di apparecchi di comunicazione utilizzati da Hezbollah

Folla davanti all'ospedale di Baalbek nel Libano orientale dopo l'esplosione, per il secondo giorno consecutivo, di centinaia di apparecchi di comunicazione utilizzati da Hezbollah - Ansa

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All'indomani delle esplosioni dei cercapersone di Hezbollah, un altro pomeriggio di ordinaria paura in Libano. In particolare nella capitale Beirut e nella valle della Bekaa, roccaforti del movimento sciita filoiraniano. A scoppiare sono state, questa volta, le ricetrasmittenti portatili, ma sarebbero esplosi anche pannelli solari e macchine per le impronte digitali. Sono 3 i morti accertati, tutti nella valle della Bekaa, ma i feriti sarebbero centinaia. In aggiunta ai 16 morti e quasi 3mila feriti di ieri. Almeno una delle esplosioni è avvenuta durante il funerale di quattro membri di Hezbollah.

Stando a quanto scrivono media libanesi, i dispositivi di comunicazione esplosi oggi sarebbero stati acquistati da Hezbollah mesi fa, nello stesso periodo in cui erano stati comprati i cercapersone esplosi ieri. Secondo altre fonti, la fornitura degli walkie-talkie sarebbe invece arrivata due settimane fa. Sui social e sui media libanesi circolano foto di diversi dispositivi radio Vhf di marca Icom (società giapponese), modello IC-V82, danneggiati o semi distrutti.

Secondo fonti citate dal giornalista Barak Ravid sul social X, i walkie talkie con all'interno trappole esplosive facevano parte del sistema di comunicazioni di emergenza che Hezbollah avrebbe dovuto utilizzare in caso di guerra con Israele

Il secondo giorno consecutivo di esplosioni a raffica di dispositivi elettronici - nelle auto, nei negozi, nelle case, persino tra le mani di bambini - ha gettato i libanesi nel panico. Caos e rabbia nelle strade. A Tiro, a sud di Beirut, cittadini hanno attaccato un'auto dell'Unifil. La televisione israeliana Channel 12 ha mandato in onda le immagini dei disordini.

Il ministero libanese dell'Informazione ha riferito di due raid aerei israeliani nel sud del Libano a ridosso della linea di demarcazione.

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