giovedì 23 gennaio 2025
Il ministero degli Esteri russo: «Grazie all'attiva mediazione dell'inviato vaticano, il cardinale Matteo Zuppi, 16 nostri militari sono tornati a casa»
Una donna fra le macerie del suo appartamento poco dopo un raid aereo russo a Zaporizhzhia

Una donna fra le macerie del suo appartamento poco dopo un raid aereo russo a Zaporizhzhia - Reuters

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La minaccia di nuove sanzioni contro la Russia da parte di Donald Trump non sorprende il Cremlino: «Questi metodi gli piacciono, o almeno gli sono piaciuti durante la sua prima presidenza», ha dichiarato Dmitrij Peskov. Il portavoce del Cremlino ha comunque ammonito che, se vi saranno azioni ostili da parte dell’Occidente, queste non resteranno senza risposte.

Sul fronte diplomatico il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere di essere disposto a colloqui con Vladimir Putin se il presidente Usa Trump fornirà all'Ucraina garanzie di sicurezza. Frattanto una importante apertura per proseguire la cooperazione umanitaria con il Vaticano in ambito umanitario è giunta ieri dal ministero degli Esteri russo. Mosca spera che la cooperazione con il Vaticano in ambito umanitario continui. Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: «Con l’attiva partecipazione personale dell’inviato speciale del Papa in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, 16 militari feriti delle forze armate del nostro Paese sono tornati in Russia» ha dichiarato durante un briefing Maria Zakarova facendo riferimento a due scambi di prigionieri di guerra russo-ucraini avvenuti il 30 dicembre 2024 e il 15 gennaio di quest’anno. «Siamo ansiosi di continuare questa costruttiva ed efficace cooperazione con la parte vaticana sulle questioni umanitarie», ha aggiunto la portavoce del ministero degli Esteri russo. «Sullo sfondo della linea distruttiva dell’Occidente collettivo» che, ha aggiunto Maria Zakharova, «ha scatenato una guerra ibrida contro la Russia e ha provocato il conflitto in Ucraina, la posizione equilibrata e efficace del Vaticano, la posizione personale di papa Francesco, cerca di contribuire alla soluzione di questo problema».

Proseguono, intanto, i combattimenti. Poco prima dell’alba di ieri un raid russo ha colpito la città di Zaporizhzhia provocando almeno due morti e 24 feriti. In tutto i russi hanno lanciato sulla regione di Zaporizhzhia quattro missili balistici a corto raggio Iskander-M. La contraerea ucraina ha pure abbattuto 57 droni Shahed di fabbricazione iraniana su un totale di 92 droni lanciati dalle forze russe su tutto il Paese. Altri 27 droni russi, definiti «esche» per confondere la contraerea, sono caduti in zone aperte del Paese.

Infine le autorità ucraine della regione di Kharkiv hanno ordinato l'evacuazione di 267 bambini e delle loro famiglie da 16 insediamenti verso luoghi sicuri. La decisione è stata presa «a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti ostili», ha spiegato il governatore della regione sui social.

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