L'Airshow China 2024 - REUTERS
C’era anche il “robo-wolf” all'Airshow China 2024 - che si è tenuto nella città meridionale di Zhuhai per sei giorni, attirando quasi 600.000 visitatori e raccogliendo più di 280 miliardi di yuan (39 miliardi di dollari) in ordini globali - il “robot antiterrorismo quadrupede multifunzione”, come lo definisce il Global Times, fiore all’occhiello della tecnologia militare cinese, progettato “per portare nuovi livelli di versatilità e potenza tattica alla guerra moderna”. “I robot avanzati – scrive con una certa dose di compiacimento il quotidiano cinese – prima erano chiamati "robo-cani", ma ora si sono trasformati in "lupi", perché possono operare come un branco di lupi in combattimento”. I suoi possibili impieghi? “Può essere inviato in unità di combattimento inquadrato in squadre individuali o squadre di operazioni speciali per missioni di guerra urbana o pattugliamento di confine. Può attraversare terreni complessi, ha un'elevata furtività, un'elevata precisione anche contro bersagli in movimento e può trasportare diversi moduli per diverse funzioni”.
Il “robo-wolf” è solo l’ultimo arrivato di un complesso industriale militare che sta assumendo proporzioni sempre più mastodontiche. E inquietanti. Come ha scritto la Cnn, Airshow China “è diventato una rara finestra pubblica sulla potenza militare e industriale della superpotenza cinese controllata dai comunisti, offrendo anche agli esperti internazionali l'opportunità di valutarne le capacità. Molte delle nuove armi cinesi sono viste come un tentativo di eguagliare gli Stati Uniti, mentre l'autoritaria Pechino spinge per modernizzare le sue forze armate e affermare la sua crescente presenza militare in Asia”.
Da quando è al potere il presidente cinese Xi Jinping - che ha fissato come obiettivo la costruzione di un “esercito di livello mondiale” entro il 2027, quando l’Esercito Popolare di liberazione cinese festeggerà i 100 anni dalla sua fondazione - il bilancio della difesa è salito a 1,67 trilioni di yuan (230,60 miliardi di dollari) rispetto ai 720 miliardi di yuan del 2013. Gli Stati Uniti mantengono il bilancio per la difesa più grande del mondo, con Biden che a dicembre ha firmato un disegno di legge annuale per la difesa da 886 miliardi di dollari. Quest’anno la spesa crescerà del 7,2 per cento, un “salto” uguale a quello realizzato lo scorso anno.
Tra i nuovi sistemi d'arma esposti al pubblico, è apparso il J35-A stealth fighter. In lavorazione da oltre un decennio, il nuovo jet da combattimento “è ampiamente visto come parte del tentativo di Pechino di eguagliare le capacità di caccia stealth degli Stati Uniti”. Il J-35A è il secondo caccia stealth cinese, dopo il J-20 entrato in servizio nel 2017. Solo Usa e Cina dispongono di due tipi di jet da combattimento stealth.
La macchina da guerra cinese investe poi sempre più nei droni. E cambia anche il modo di trasporto dei veicoli senza pilota, studiati per ovviare ad alcuni limiti tecnici. Con il velivolo Jetank o il vascello Orca (la più grande nave da guerra senza equipaggio del mondo), la Cina punta sempre più su mezzi capaci di dislocare i droni rapidamente e massicciamente su ogni possibile teatro di guerra. Per l'esperto militare cinese Du Wenlong siamo davanti a “una significativa innovazione": con la nave drone “si trasferisce il concetto di una portaerei dal mare all'aria, consentendo lo spiegamento di numerosi droni sul campo di battaglia lanciandoli in aria".
Presentata anche una nuova versione del suo missile aria-aria a lungo raggio PL-15, considerato uno dei vettori più potenti dell’arsenale bellico cinese, con una gittata di circa 200 chilometri e una velocità di picco superiore a cinque volte quella del suono.