martedì 22 ottobre 2024
Durante la Seconda Guerra mondiale, i marine addestrarono i nativi per passare messaggi nella loro lingua senza farsi capire dai giapponesi che intercettavano. Sulla missione, il film "Windtalkers"
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1944, piena Seconda Guerra mondiale. Nella base di Camp Elliott, in California, il Corpo dei marine addestra due gruppi di guerrieri Navajo come trasmettitori in codice: la loro lingua - la stessa dei loro antenati, ormai quasi estinta - è perfetta per passare messaggi senza farsi capire dai giapponesi che cercano di intercettare le comunicazioni militari. John Kinsel era uno dei 400 eroi di guerra, ed è morto ieri in Arizona, a 107 anni.

John, che aveva servito nei marine tra il 1942 e il 1946, faceva parte del secondo gruppo di Navajo addestrati come code talkers (trasmettitori in codice), dopo il primo gruppo di 29 che aveva sviluppato il codice per l'uso in guerra. L'ultimo di quel primo gruppo, Chester Nez, è morto dieci anni fa a 93 anni. Ora solo due code talkers sopravvivono: Thomas Begay e Peter MacDonald, entrambi ultranovantenni.

Il codice, con tanto di dizionario di 200 parole, non fu mai decrittato durante il conflitto, e solo nel 1968 il Pentagono aveva tolto il segreto consentendo ai code talkers di esser celebrati in pubblico per il loro contributo alla vittoria sul Giappone. Sulla loro missione è stato girato a Hollywood nel 2002 il film Windtalkers di John Woo, con Nicolas Cage, Adam Beech e Roger Willie.

Decorato nel 2001 con la medaglia d'argento del Congresso, Kinsel era stato assegnato al nono reggimento dei marine e dietro le quinte prese parte alle battaglie di Bougainville (a Papau Nuova Guinea), Guam e Iwo Jima. Nel 2019, in un'intervista con l'Arizona Republic, già centenario, aveva rievocato l'addestramento con altri 25 marine durante il quale erano state sviluppate nuove parole in codice. I marine avevano insegnato loro il Morse e i sistemi a base di luci usati per trasmettere messaggi tra navi. Loro avevano ideato il codice, sostituendo termini militari con parole Navajo: tartaruga era un carro armato, un kamikaze era lo sparviero, l'aereo spia il gufo, l'incrociatore una balena. Quando poi c'erano termini che non rientravano nel vocabolario, si decise di trasmetterli lettera per lettera, usando una parola Navajo il cui equivalente in inglese iniziasse con la lettera voluta.

I messaggi cifrati dei code talkers transitavano indenni su telefoni e radio in tutto il Pacifico. I crittografi giapponesi non riuscirono mai a venirne a capo perché la lingua di partenza, priva di una forma scritta, era parlata solo nel Sud Ovest degli Stati Uniti e solo una trentina di non Navajo ne erano a conoscenza. Alle capacità dei Navajo, alla loro velocità e accuratezza in feroci battaglie, è attribuito il merito di aver salvato migliaia di vite di soldati americani e di aver abbreviato il corso della guerra.


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