venerdì 20 ottobre 2023
Il quadro della situazione sui due fronti secondo l'Ocha, l'Ufficio Onu per gli affari umanitari, elaborati da Aoi, l'Associazione ong italiane: quasi 5 mila morti, un quarto delle case distrutte
Conseguenze di un bombardamento israeliano a Khan Iounis

Conseguenze di un bombardamento israeliano a Khan Iounis - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Oltre 5 mila morti, più di 17 mila feriti, quasi 143 mila strutture abitative palestinesi distrutte o danneggiate, 3 su 10. È il devastante bilancio a nemmeno due settimane dall'inizio del conflitto scatenato a Gaza dopo l'attacco di Hamas in Israele. A fornire i numeri della tragedia (aggiornati a oggi 20 ottobre) è l'Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (Ocha), l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari. I dati sono stati rielaborati e diffusi da Aoi, l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), che mercoledì 25 a Roma assieme ad Amnesty International Italia ha convocato una conferenza stampa sull'emergenza a Gaza per chiedere la protezione della popolazione civile e il cessate i fuoco.

La situazione umanitaria a Gaza

Dal 7 ottobre nella striscia di Gaza sono stati registrati 3.785 morti e 12.500 feriti. Si stima siano ancora centinaia i morti sotto le macerie. Secondo la Protezione civile palestinese 47 famiglie sono state completamente cancellate dai registri amministrativi. Circa 50 mila le donne incinte che non possono accedere alla cure prenatali e 20 mila le persone che necessitano di servizi specilaisticui di salute mentali, farmaci compresi. L'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, cacola che i minori sfollati sono mezzo milione. Sono 148 le strutture Unrwa. I rifugi sono 64 e accolgono 66.311 sfollati. L'Agenzia assiste 527.500 civili.

Le distruzioni dei bombardamenti

Le case distrutte o danneggiate sono 142.900, overo il 30% delle case nella striscia di gaza. Colpite anche 318 strutture educative, tra cui 20 scuole Unrwa, 2 delle quali utilizzate come rifugi temporanei e 140 scuole amministrate dall'Autorità palestinese. I bombardamenti hanno distrutto anche 11 moschee. Gravemente danneggiate anche 7 luoghi di culto tra chiese e moschee. Distrutta una università. Almeno 15 membri dello staff Unrwa è rimasto ucciso. Colpito anche uno dei palazzi in cui si trovano gli uffici delle Ong, anche italiane.

La situazione umanitaria in Israele e Cisgiordania

Circa 1.400 i morti israeliani dal 7 ottobre e 4.692 i feriti israeliani. In Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, si registrano 79 morti, inclusi 20 bambini, e 1.434 feriti, tra cui 122 bambini. La settimana appena trascorsa è stata quella con il maggior numero di vittime in West Bank dal 2005. Ocha segnala il rischio imminente di morte o di epidemia di malattie infettive per la popolazione se non si consente l'ingresso nella striscia di gaza ai rifornimenti di acqua e carburante necessario anche per i gruppi elettrogeni e le pompe. Pesante il conto delle vittime anche tra il personale medico, paramedico e umanitario. I morti del Al Ahly Hospital sarebbero 471, gli attacchi a strutture mediche o umanitarie 59, ai rifgugi 64. Feriti 28 medici




© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI