Il ministero degli esteri iracheno
smentisce la dichiarazione comparsa su Twitter e attribuita al
titolare del dicastero, Ibrahim al Jaafari, riguardante la
presunta uccisione di Abu Bakr al Baghdadi, leader dello Stato
islamico (Isis). Lo ha detto un portavoce del ministero,
contattato telefonicamente dall'Ansa."Il governo iracheno annuncia
ufficialmente che il leader dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi è
stato ucciso nella città di Qaim". È il tweet pubblicato su
un profilo aperto tre ore prima a nome del ministro degli Esteri
iracheno, Ibrahim al Jaafari. In assenza di una conferma da
parte di Baghdad, il profilo Twitter appariva molto sospetto e ha fatto
pensare a un falso. Oltre all'annuncio della morte del leader
dello Stato islamico, sono presenti solo due messaggi di
benvenuto nell'account "ufficiale" del ministro e il link al
quale rimanda il profilo non è quello del ministero degli
Esteri.Il governo iracheno
aveva precedentemente confermato che il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al
Baghdadi, sarebbe stato ferito nel corso di un raid aereo
compiuto dalla coalizione internazionale nella città irachena
di Mosul. Il ministro della Difesa iracheno, Khaled al Obeidi,
ha anche riferito che nell'incursione sarebbe stato ucciso il
braccio di destro di al Baghdadi, Abu Muslim Turkmen.
Intanto la tv irachena ha dato notizia dell'uccisione di un
altro dirigente dell'Isis che sarebbe molto vicino al suo
leader, Abu Huthaifa al-Yamani, deceduto in un bombardamento su
Falluja.
Fonti della sicurezza irachene hanno divulgato i nomi di
una serie di leader dello Stato islamico uccisi durante dei
bombardamenti condotti dalla coalizione internazionale contro
il quartier generale di Abu Bakr al Baghdadi nei pressi di
Mosul: si tratta dei Awad Aasalmana, muftì di Qaim (città al
confine con la Siria); Samer Mohammed Al Mahlawi, responsabile
della sicurezza a Qaim; Mekianan Abboud Mihidi, ufficiale nella
città di Rawa (città lungo il fiume Eufrate); Abu Zahra
Mohammadi, responsabile dello Stato islamico nell'Eufrate, e
nelle città di Al Bukamal (città siriana al confine con
l'Iraq) e Qaim.