mercoledì 14 agosto 2024
Un altro episodio legato alla persecuzione, la giovane madre è ora in gravìssime con dizioni in ospedale: l'hanno operata solo una settimana dopo il ferimento
Arezoo Badri, 31 anni, prima del ferimento e in ospedale

Arezoo Badri, 31 anni, prima del ferimento e in ospedale - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

L’iraniana Arezoo Badri, 31 anni, madre di due bambini, è viva ma rischia di rimanere paralizzata per sempre. «Un proiettile – raccontano fonti dei gruppi per i diritti umani iraniani – l’ha raggiunta mentre, in auto, assieme alla sorella, cercava di scappare alla polizia di Nur, a nord di Teheran, che voleva fermarla per presunta violazione delle norme sull’hijab».
È da tempo che le autorità locali in Iran utilizzano telecamere di sorveglianza per individuare, identificare e fermare le donne che si mettono al volante senza coprire i capelli come dovrebbero. Arezoo potrebbe essere una di quelle. La dinamica della sparatoria avvenuta il 22 luglio è incerta ma stando ad alcune ricostruzioni è presumibile che la polizia, in possesso di una lista di auto da sequestrare, abbia intimato la giovane madre a fermarsi e che questa, presa dalla paura, abbia invece tentato la fuga. Di certo c’è che un proiettile l’ha raggiunta e colpita.

Non ci sono aggiornamenti ufficiali sulle sue condizioni perché la famiglia avrebbe ricevuto pressioni per non discutere pubblicamente dell’accaduto. Secondo fonti della Bbc la donna sarebbe ricoverata all’ospedale militare Vali-e-Asr Hospital di Teheran sotto stretta sorveglianza.
L’intervento a cui è stata sottoposta per la rimozione del proiettile sarebbe avvenuto dieci giorni dal ferimento che le ha provocato gravi danni alla colonna vertebrale. Difficile dire se, quando e in quali condizioni si risveglierà dal coma. La sedicenne Armita Geravand e, ancora prima, la diciassettenne Mahsa Amini, solo per citare alcune delle donne perseguitate dal regime degli ayatollah per non aver indossato correttamente l'hijab, non ce l’hanno fatta.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: