Un mezzo corazzato israeliano schierato al confine con la Striscia di Gaza - Ansa
Israele sta continuando a bombardare senza soluzione di continuità la sempre più martoriata Striscia di Gaza, con i civili intrappolati in quella che gli analisti militari catalogano come una “guerra irregolare” (“irregular war-fare”), un conflitto nel quale, cioè, entrano in gioco “attori non statali”. Dopo l’eccidio del 7 ottobre da parte degli uomini di Hamas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiarito che l’obiettivo israeliano è “distruggere definitivamente Hamas”. Un salto strategico rispetto all’operazione Piombo Fuso (2008) e alle precedenti guerre del 2014 e del 2021 quando l’obiettivo sul terreno, come scrive il think tank Council on foreign relations «era di indebolire le capacità militari di Hamas, eliminare quanti più leader politici e militari e guadagnare tempo in termini di prevenzione di futuri scontri, fiaccando l’organizzazione militare di Hamas e diminuendo le sue scorte di armi, in particolare di missili». Contemporaneamente Israele deve fronteggiare le minacce che arrivano dal Libano e dall’Iran, mentre i suoi jet hanno più volte colpito in Siria. Minacce potenzialmente esiziali. Durante la guerra del Libano del 2006, Hezbollah disponeva di un arsenale di circa 15.000 missili, forniti da Iran e Siria. Oggi Hezbollah dispone di un arsenale di missili ritenuto dieci volte superiore.
Ma quale sono le dimensioni dell’esercito israeliano, considerato come «uno degli eserciti tecnologicamente più sofisticati, meglio addestrati e meglio armati della regione, se non del mondo»? Secondo il Military Balance 2023 dell’Istituto Internazionale per gli Studi Strategici (IISS), Israele conta 169.500 militari attivi nell’esercito, nella marina e nei corpi paramilitari. Altri 465.000 uomini confluiscono nelle sue forze di riserva, 8.000 fanno parte dei suoi paramilitari. Dopo l’attacco di Hamas, 300mila uomini sono stati schierati ai confini con la Striscia di Gaza.
Un mezzo corazzato israeliano - Reuters
Quanto spende Israele per le sue forze armate?
Secondo Il Sipri (Stockholm International Peace Research Institute), nel 2022 Israele ha speso 23,4 miliardi di dollari per le sue forze armate. Una spesa che equivale a 2.535 dollari pro capite nel periodo 2018-2022: è il secondo Paese al mondo per spesa militare pro capite dopo il Qatar. Nel 2022, Israele ha indirizzato il 4,5% del suo Prodotto interno lordo all’esercito, collocandosi così al decimo posto nella classifica dei Paesi che spendono di più al mondo. Le forze di difesa israeliane (Idf) dispongono di una vasta gamma di mezzi corazzati e carri armati, artiglieria, missili, aerei da combattimento, elicotteri, navi da guerra e droni. Il solo arsenale di carri armati conta circa 2.200 unità. Inoltre Israele schiera 339 aerei da combattimento, inclusi 309 caccia da attacco (196 jet F-16, 83 jet F-15, 30 jet F-35). L’Idf ha anche diverse dozzine di navi – tra cui circa 15 navi da guerra – e cinque sottomarini.
Il sistema Iron Dome israeliano è un sistema di difesa aerea mobile progettato per intercettare e distruggere razzi a corto raggio. È stato sviluppato nel 2006, in seguito alla guerra con Hezbollah, quando migliaia di razzi furono lanciati su Israele. Entrato in funzione nel 2011, l'Iron Dome è stato creato con l'aiuto degli Stati Uniti, che forniscono all’alleato parti per il sistema, incluso lo stanziamento di oltre 1,5 miliardi di dollari in difesa missilistica.
I raid su Gaza - Ansa
Quanti aiuti militari ha ricevuto Israele dagli Stati Uniti?
Israele è il destinatario più significativo degli aiuti esteri statunitensi, avendo ricevuto circa 263 miliardi di dollari tra il 1946 e il 2023. Si tratta di quasi il doppio (1,7 volte di più) di quanto è andato al secondo maggiore destinatario di aiuti esteri statunitensi, l’Egitto, che ha ricevuto 151,9 miliardi di dollari negli ultimi 77 anni. Dei 3,8 miliardi di dollari di aiuti militari forniti a Israele quest’anno, mezzo miliardo è stato destinato alle difese missilistiche israeliane.
Quali Paesi acquistano più armi israeliane?
Le importazioni di armi da parte di Israele hanno superato di gran lunga le sue esportazioni. Tuttavia, durante l’ultimo decennio, le esportazioni hanno iniziato a eclissare costantemente le importazioni. Tra il 2018 e il 2022, almeno 35 Paesi hanno importato armi da Israele per un totale di 3,2 miliardi di dollari. Di queste, circa un terzo (1,2 miliardi di dollari) sono andate all’India. Il secondo maggiore acquirente di armi israeliane è stato l’Azerbaijan (295 milioni di dollari), seguito dalle Filippine (275 milioni di dollari), dagli Stati Uniti (217 milioni di dollari) e dal Vietnam (180 milioni di dollari). Nel periodo tra il 2018 e il 2022, Israele ha importato armi per un totale di 2,7 miliardi di dollari solo da due Paesi , Stati Uniti e Germania.