lunedì 4 marzo 2024
Coprifuoco nella capitale Port-au-Prince e in tutto l'ovest. Le bande criminali controllano l'80% del territorio. Il premier è in Kenya a firmare un accordo per l'invio di una missione militare Onu
Rogo di pneumatici vicino alla prigione di Port-au-Prince dopo l'evasione in massa di migliaia di membri delle gang criminali che controllano la capitale

Rogo di pneumatici vicino alla prigione di Port-au-Prince dopo l'evasione in massa di migliaia di membri delle gang criminali che controllano la capitale - Ansa

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Il governo di Haiti ha dichiarato lo stato d'emergenza e ha imposto il coprifuoco per almeno 72 ore nella capitale Port-au-Prince e in tutto l'ovest del Paese, dopo gli assalti a penitenziari da parte delle gang che hanno consentito l'evasione di quasi 4mila detenuti. Il coprifuoco, in vigore dalle 18 alle 5 del mattino, dovrà permettere di ripristinare d'ordine si legge in una nota del ministro dell'Economia Patrick Michel Boivert che regge l'esecutivo in assenza del premier Ariel Henry, volato in Kenya per firmare un accordo che prevede l'invio di una missione sostenuta dalle Nazioni Unite per aiutare a ripristinare l'ordine nel Paese caraibico.

Le ultime notizie del premier risalgono però al 1° marzo, dal Kenya, e non è chiaro se si trovi ancora là.

Assaltate due carceri, almeno 10 morti. Migliaia di evasi

Almeno una decina di persone sono morte durante l'evasione di massa scatenata dall'assalto di una gang alla più grande prigione della capitale. Solo un centinaio dei circa 3.800 detenuti erano ancora all'interno del carcere dopo l'assalto avvenuto sabato notte. Anche un altro penitenziario, il Croix des Bouquets con 1.400 detenuti, è stato attaccato e centinaia di detenuti sono fuggiti.

È da giovedì scorso, quando il premier Henry è partito per il Kenya, che le bande criminali imperversano nella capitale caraibica, di cui controllano l'80% del territorio anche con posti di blocco.

Le gang: cattureremo il premier al suo rientro

Il capo delle gang Jimmy Chérizier, soprannominato "Barbecue", ha lanciato un'azione coordinata per cacciare il premier che guida il Paese dall'assassinio nel 2021 del presidente Jovenel Moise, mai rimpiazzato. Molti dei detenuti evasi erano membri di gang arrestati in relazione all'assassinio di Moise. Sottolineando sui canali social l'obiettivo dell'offensiva, le bande criminali riunite nella nuova sigla "Vivre Ensemble", che da mesi sostituisce la vecchia coalizione G9, hanno detto di voler catturare Henry non appena rimetterà piede ad Haiti.

Nella capitale si vive nel terrore, con sparatorie e cadaveri per terra in diverse strade, mentre si registrano interruzioni di internet per i danni ai cavi in fibra ottica causati dagli scontri. In un quartiere sono state erette barricate con pneumatici in fiamme. Il principale stadio di calcio è stato occupato e depredato da uomini armati, che hanno tenuto in ostaggio un dipendente per ore.

I 18 ex soldati colombiani arrestati nel 2021 con l'accusa di essere mercenari hanno riferito di massacri indiscriminati nelle celle.

La violenza a Haiti, il Paese più povero delle Americhe, è peggiorata negli ultimi anni.

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