mercoledì 13 novembre 2024
L'assalto al mezzo di Medici senza Frontiere, con gli operatori sanitari costretti a scendere. Quindi la brutale esecuzione. L'organizzazione: "Violenza scioccante"
Haiti è sempre più nel caos

Haiti è sempre più nel caos - REUTERS

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Prelevati da un’ambulanza con la forza. E uccisi, senza pietà, davanti al personale di Medici senza Frontiere, ridotto all’impotenza. Con la complicità delle forze dell'ordine. Le strade di Haiti si tingono ancora di sangue, con l'isola che sprofonda, sempre di più, nel caos. Un'ambulanza di Medici senza frontiere, che trasportava tre giovani con ferite da arma da fuoco, è stata fermata dalla polizia haitiana a un centinaio di metri dall'ospedale di Msf nella zona di Drouillard a Port-au-Prince ed è stata costretta a portarli in un ospedale pubblico. Lo rende noto la stessa organizzazione. L’esecuzione si è consumata lunedì.
Dopo aver tentato di arrestare i pazienti e aver sparato colpi in aria, la polizia ha scortato l'ambulanza all'Hopital La Paix. Una volta lì, le forze dell'ordine e gli uomini armati hanno circondato l'ambulanza, tagliato le ruote e lanciato lacrimogeni contro il personale di Msf all'interno del veicolo per costringerlo a uscire. Hanno poi portato i pazienti feriti poco lontano, fuori dall'ospedale, dove almeno due di loro sono stati vittime di un'esecuzione. “Il personale di Msf a bordo dell'ambulanza è stato violentemente aggredito, insultato, colpito con gas lacrimogeni, minacciato di morte e trattenuto per più di quattro ore prima di essere autorizzato a partire. L'ambulanza di Msf è stata danneggiata e non è stata in grado di ripartire e l'équipe di Msf ha lasciato il sito con un secondo veicolo", si legge in una nota dell’organizzazione no profit.

"Questo atto è una dimostrazione di violenza scioccante, sia per i pazienti che per Msf, e mette seriamente in discussione la capacità di Msf di continuare a fornire le cure essenziali alla popolazione haitiana, che ne ha estremo bisogno", ha dichiarato Christophe Garnier, capo missione di Msf ad Haiti. "I nostri team e i nostri pazienti hanno bisogno di un livello minimo di sicurezza per continuare a fornire assistenza medica". "Msf lavora ad Haiti offrendo assistenza sanitaria di base, cura dei traumi e sostegno alle persone sopravvissute a violenza sessuale. Msf chiede alle autorità e a tutte le parti interessate di garantire il diritto di accesso alle cure mediche senza discriminazioni o ostacoli, la protezione dei pazienti, nonché' il rispetto del personale medico e delle strutture sanitarie di fronte alla crescente violenza", conclude la nota.
La Federal Administration Aviation ha vietato ieri i voli di civili americani a Haiti per 30 giorni. La decisione segue gli spari contro un volo di Spirit Airlines all'aeroporto di Port-au-Prince.


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