La Giordania "non esclude" la
possibilità di inviare truppe speciali di terra per operazioni
contro lo Stato islamico (Is) dopo l'esecuzione del pilota
giordano, secondo una fonte governativa anonima citata oggi dal
quotidiano panarabo Asharq al Awsat. La notizia fa seguito ad
un'altra, anch'essa impossibile per ora da verificare, data ieri
da account Twitter vicini ai Peshmerga curdi secondo la quale
l'aviazione giordana avrebbe bombardato postazioni dell'Isis a
Mosul, nel Nord dell'Iraq, uccidendo 55 jihadisti. Una presunta azione di rappresaglia
per l'uccisione del pilota Muaz al Kassesbeh, che l'Is ha
mostrato in un video mentre viene bruciato vivo.
La fonte governativa giordana citata da Asharq al Awsat non
precisa dove le forze speciali di Amman potrebbero essere
impiegate. Ma nella regione siriana al confine con la Giordania
l'Is non è presente, e quindi un'eventuale azione di questo
tipo appare più probabile nel territorio iracheno a ridosso
della frontiera con il Regno hashemita dove lo Stato islamico è
presente in forze.
Un ex generale giordano, Yahya Thuyran, anch'egli citato dal
quotidiano panarabo, ha detto di ritenere che quando il Re
Abdallah ha affermato di volere reagire duramente contro l'Is,
"poteva intendere che truppe giordane potrebbero essere usate
per attaccare postazioni dell'Is in Siria".