Un presepe distrutto dai vandali - (Avvenire)
Presepi vandalizzati, statue mariane mozzate, autobus di pellegrini nel mirino. In Francia non passa settimana senza nuovi blitz di stampo anticristiano, la cui denuncia supera solo raramente le pagine dei quotidiani regionali. Il rischio di un’insidiosa assuefazione è, adesso, nuovamente confermato dagli ultimi dati del Ministero dell’Interno.
È un dossier sulla piaga, più generale, degli atti antireligiosi nel Paese europeo dove, storicamente più che altrove, l’anticlericalismo e l’ateismo hanno messo profonde radici, oggi ancor di più sullo sfondo di una sempre più diffusa ignoranza religiosa.
Nel 2019, i fatti qualificati come «anticristiani» hanno ancora una volta superato l’asticella simbolica del migliaio, a quota 1.052. Vere e proprie «azioni» sono state 996, con una maggioranza di atti vandalici contro i luoghi sacri. In 56 altre occasioni, si è trattato di «minacce». In media, dunque, quasi 3 atti al giorno, con una ricorrenza sconcertante soprattutto nel Sud-ovest.
L’anno precedente, i fatti registrati erano stati 1.063.
Ma la piaga colpisce in pieno anche la cultura e religione ebraica, con una media di quasi due atti ostili al giorno: ovvero, 687 fatti «antisemiti» constatati, in aumento del 27% rispetto al 2018, ma con una forte maggioranza di minacce rispetto alle azioni, queste ultime date in calo del 15%. Il Ministero ha inoltre recensito 154 fatti «antimusulmani», con una crescita del 35% in un anno. In maggioranza, si è trattato di blitz contro luoghi di preghiera.
Lo scorso 3 dicembre, hanno suscitato profondo sdegno le immagini della profanazione, con croci gammate, di 107 tombe nel cimitero ebraico alsaziano di Westhoffen, nella scia dei precedenti casi simili a Quatzenheim (92 tombe, nel febbraio 2019) e Herrlisheim (37 steli, dicembre 2018).
Intanto, sul fronte dei fatti anticristiani, il 2020 si è aperto fra l’altro con la distruzione di un presepe in una chiesa a Mont-Saint-Aignan, un sobborgo di Rouen. La statua del Bambinello, in particolare, è stata ritrovata decapitata. Nel Sud-ovest, in diverse chiese a Pau e in due comuni vicini, sono state invece distrutte le statue di Maria presenti.