mercoledì 3 aprile 2024
La polizia dà notizia del movente, pur mantenendo il massimo riserbo attorno al dodicenne che ieri ha freddato un compagno e ne ha ferite gravemente altre due
La scuola Viertola di Vantaa dov'è avvenuta la tragedia

La scuola Viertola di Vantaa dov'è avvenuta la tragedia - Ansa

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Ha una risposta ed è «bullismo» la domanda su cosa abbia fatto scattare nella mente di un dodicenne la volontà di sparare ai compagni di classe. Si dovrà invece attendere il proseguimento delle indagini per rispondere alla domanda su come il ragazzino, di cui la polizia finlandese protegge l'identità, abbia fatto a impossessarsi dell'arma con cui ha sparato e che è poi risultata regolarmente detenuta da un «parente stretto» secondo la formula usata dagli inquirenti.

C'è stretto riserbo attorno all'intera vicenda, che ha fatto piombare nel lutto la scuola primaria e media di Vantaa, a nord di Helsinki, e gettato nello sconforto l'intera Finlandia. Un Paese dove le armi circolano con una certa facilità, come confermano i numeri: 430mila porto d'armi per una popolazione di appena 5,6 milioni di abitanti, con 1,5 milioni di armi da fuoco regolarmente detenute. Appassionati di caccia e tiro a segno. Ma non sempre attenti custodi del proprio arsenale, dal momento che la storia recente ha registrato diverse stragi o tentate stragi nelle scuole. Fino all'episodio di ieri, sconvolgente per la giovanissima età degli studenti coinvolti. Tutti dodicenni, sia l'aggressore sia i tre compagni di classe che ha colpito: due ragazzine ferite gravemente e un ragazzino deceduto sul colpo.

Nel giorno del lutto nazionale e dei funerali del dodicenne ucciso, la polizia ha rilasciato una dichiarazione che fa chiarezza sul movente dell'omicidio. «Il sospetto ha detto durante l'interrogatorio di essere stato oggetto di bullismo - si legge - e quest'informazione è stata anche confermata dalle indagini preliminari della polizia».

Poiché la legge finlandese non prevede la responsabilità penale sotto i 15 anni (in Italia il limite è 14), il dodicenne che ha sparato è stato affidato ai servizi sociali. Sulla sua famiglia non è stata diffusa alcuna informazione e sull'intera vicenda la polizia mantiene il più stretto riserbo, così come la scuola. Hanno fatto solo sapere che si tratta di un cittadino finlandese, così come finlandese era la vittima. Le ragazzine in ospedale sono una finlandese e una con doppia nazionalità anche kosovara. Il commissario di polizia Marko Sarkka ha aggiunto che si continua a indagare a tutto campo.

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